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Franca Faldini intervista Sergio Leone

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Figlio d'arte (il padre, regista, con lo pseudonimo di Roberto Roberti e la madre, attrice di commedie), Sergio Leone esordisce nel 1945 come assistente in un piccolo film girato dal padre a Napoli. Giovanissimo, si avvia definitivamente alla regia affiancato a Carmine Gallone. Racconta di tutti i registi con i quali collabora a inizio carriera, Comencini, Camerini, Soldati, ma soprattutto De Sica: fa la comparsa in Ladri di biciclette nei panni di un giovane prete, raccontando un simpatico aneddoto sugli altri giovani preti, tutti suoi compagni di scuola da lui reclutati. Riflette sull’importanza del rapporto tra regista e sceneggiatore: entra in particolare sintonia con Benvenuti, De Bernardi e Medioli, che lavorano alla scrittura di C'era una volta in America, il suo film "fissazione" che lo porta negli Stati Uniti alla ricerca di qualche produttore. Descrive poi a lungo questa figura-chiave del processo cinematografico.
Tornando ai suoi film ricorda gli straordinari incassi di C’era una volta il West e di come abbia influenzato il western americano. Poi, il processo per plagio a proposito di Per un pugno di dollari: Leone è accusato di aver copiato un film di Kurosawa. Parlando dei personaggi dei suoi film, sostiene di avere inventato il "caratterista protagonista", citando Charles Bronson, Volonté, Clint Eastwood, "personaggi secondari più importanti dei protagonisti". Leone recupera dall’oblio Lee Van Cleef, finito in rovina a causa di un grave incidente, e racconta un bellissimo aneddoto sul loro incontro e la gratitudine che gli ha riconosciuto. Altro bell'aneddoto sulla ricerca di un libro alla Biblioteca di Washington per documentarsi su una particolare battaglia e riprodurla fedelmente. Continua dicendo che la Posada di C’era una volta il West è ricostruita fedelmente come nell’800. Racconta che in Un pugno di dollari i nomi italiani devono essere tradotti in americano, e quindi lui sceglie di chiamarsi Bob Robertson in onore di suo padre, Roberto Roberti; ma quando il film diventa famoso, si fa il contrario, e quindi gli americani traducono dall’americano i loro nomi in italiano.
Con C'era una volta il West nasce la casa di produzione Rafran (dalle prime sillabe dei nomi dei suoi tre figli) che produce film come Il giocattolo di Montaldo e Il gatto di Comencini.