Fondo Vincenzo Bassoli
Chi è Vincenzo Bassoli
Vincenzo Bassoli nasce a Bologna il 15 dicembre 1918, da Quirino, nativo di San Felice sul Panaro (Modena), dove ha avuto origine la famiglia Bassoli, conduttore delle Ferrovie dello Stato, e da Giuseppina Romagnoli, bolognese, casalinga. L'ambiente in cui cresce il piccolo Vincenzo è il più adatto ad alimentare le sue predisposizioni naturali. Infatti entrambi i genitori sono appassionati di musica, di letteratura, di arte, e anche di cinema, considerato tuttavia all'epoca più un divertimento che una forma d'arte di pari dignità. L'entusiasmo, e il talento, per la letteratura è tale che il piccolo Vincenzo già compone, all'età di otto anni, una poesia in tre terzine di endecasillibi con un verso di chiusura, per l'anniversario della madre.
Frequenta le scuole primarie e secondarie a Bologna, quartiere Bolognina, dove abita nella casa dei ferrovieri con la famiglia, poi si iscrive a una scuola serale, mentre di giorno lavora come impiegato alle officine Casaralta, finché non ottiene il diploma di maestro elementare, cosa che gli permetterà di dedicarsi per un po' all'insegnamento, prima di iscriversi alla facoltà di Magistero all'Università di Firenze. Ma la vita universitaria fu interrotta drammaticamente dallo scoppio della guerra. Richiamato sotto le armi il 6 dicembre del 1941, viene destinato come sottotenente di fanteria nel novembre 1942 a Montenero di Livorno, dove svolge incarichi di grande responsabilità nel settore delle comunicazioni, fino al tracollo finale dell' 8 settembre 1943.
Dopo innumerevoli peripezie, rientra a Bologna, ma, trovata la propria casa di famiglia distrutta dai bombardamenti, si rifugia a San Felice, presso dei parenti, che già ospitavano i genitori.
Qui continua gli studi privatamente, sordo a ogni richiamo alle armi della RSI, e finalmente riesce a laurearsi in lettere all'Università di Bologna con Carlo Calcaterra, il 15 dicembre 1945 con una tesi sulla poetessa sanfeliciana Maria Barbara Tosatti. Tale tesi, grazie anche ai chiarimenti e alle informazioni forniti dal fratello della poetessa, il senatore prof. Quinto Tosatti, diventerà un volume, La poesia di Maria Barbara Tosatti, edito da Gastaldi nel 1949, che vincerà il concorso nazionale per la saggistica. Le lettere del prf. Tosatti a Bassoli sono custodite presso la Biblioteca di San Felice sul Panaro.
Negli anni tra il 1947 e il 1948 insegna al ginnasio, e alla scuola di avviamento professionale locali, poi, dopo avere vinto vari concorsi statali, ottiene la nomina in ruolo a Bologna nel 1950 come insegnante di lettere, ma nel 1967, in seguito a concorso, diviene preside alla scuola Media di Pieve di Cento (Bologna), prima di trasferirsi definitivamente alla scuola Media Dante Alighieri a Bologna, dove rimarrà fino al pensionamento.
Nel maggio del 1945, a San Felice sul Panaro, mette assieme le filodrammatiche locali maschile e femminile nella filodrammatica 'Enzo Bulgarelli', con cui rappresenta, nel teatro locale, La nemica, di Dario Nicodemi. E' fra le attrici di questa compagnia che Vincenzo incontra Alice Corazziari, che sposerà nell'aprile del 1947.
Per la Gazzetta di Modena comincia a scrivere recensioni teatrali, ma la scrittura aveva già cominciato a coltivarla fin da giovanissimo, pubblicando racconti, articoli di letteratura, opinioni, fin dal 1936, su giornali e riviste importanti come Il Resto del Carlino, L'Avvenire d'Italia, Architrave, il Meridiano di Roma, e altri ancora. Due articoli scritti proprio per il Meridiano di Roma, susciteranno l'attenzione e il plauso di Ezra Pound. La guerra tuttavia interromperà bruscamente la brillante carriera di Bassoli in campo giornalistico. Nel maggio 1945, tuttavia, riprende senza problemi la collaborazione con quelle testate, alle quali si aggiungono le riviste di cinema: Cinema, Cinema nuovo, Bianco e Nero, Cinema Sud, Cinedidattica, ecc. La passione e l'attenzione che Vincenzo aveva sempre nutrito per il cinema cominciano a dare frutti concreti. E' in questo periodo che Bassoli comincia a individuare e a mettere al centro dei propri interessi, e diremmo quasi dei propri progetti di vita, quello che anche oggi, sebbene le cose siano molto cambiate, resta uno dei problemi fondamentali del cinema: il rapporto del cinema con la scuola, la situazione del cinema nell'ambito dei programmi scolastici, l'insegnamento del cinema ai ragazzi. Bassoli, divenuto poi direttore del Centro Provinciale per i Sussidi audiovisivi del Provveditorato agli studi di Bologna, ha fatto molto per il cinema e perché gli insegnanti cominciassero a capire che il cinema era importante come e quanto la poesia o la storia.
Vincenzo Bassoli, partito, nel primo dopoguerra, come segretario del Circolo del cinema, il cui presidente era allora Francesco Arcangeli, e quindi del Club Bolognese Cineforum, è arrivato a essere vice-Presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, e ha fatto parte della Commissione Cinema del Comune di Bologna, da cui è nata la Cineteca di Bologna, e della Commissione per il Progetto per una cineteca regionale, noto come Progetto Cinema-Regione.
Dal 1976 ha cominciato a collaborare alla rivista bolognese Alla Ribalta, divenendone poi direttore, carica che ha conservato fino alla fine della sua vita.
Nel 1990 ha ricevuto la Medaglia d'oro dell'Ordine dei Giornalisti.
Vincenzo Bassoli è morto a Bologna il 24 novembre 1999, ed è sepolto a San Felice sul Panaro, 'dove sono sepolti i miei genitori e molti dei miei parenti più cari', secondo una sua precisa volontà da lui espressa pochi giorni prima di morire.
Il fondo
Il fondo è in fase di riordino e consiste in una raccolta di articoli scritti da Vincenzo Bassoli nel periodo tra il 1936 e 1999, varie corrispondenze, libri, riviste e alcune centinaia di fotografie.
Info
Il fondo attualmente non è consultabile. Per qualsiasi informazione rivolgersi a:
anna.fiaccarini@comune.bologna.it
Tel. 051 2195300
Documenti
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