Archivi non film

Archivio della Grafica

La storia del cinema vista dai suoi lanci promozionali

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Con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna


Tutte le immagini di un cinema che si fa pubblicità

Manifesti, locandine, fotobuste, guide pubblicitarie, brochures, programmi di sala e press book di film. È questo arcipelago di materiali cinematografici usciti soprattutto In Italia fra gli anni ‘40 e gli anni ’80 a costituire la nervatura principale dell’Archivio della Grafica della Cineteca di Bologna. E se una parte consistente di questi documenti è già consultabile a catalogo, il patrimonio complessivo del materiale conservato abbraccia qualcosa come 238.000 pezzi. Una piattaforma ideale, insomma, per poter indagare le forme e le strategie dei lanci promozionali che si sono susseguite nel tempo, studiando le personalità degli artisti coinvolti.

Il materiale del tempo per un archivio recente

Anche se è di recente costituzione nella forma di un vero e proprio Archivio della Grafica, la ricchezza e la vastità delle testimonianze conservate (si va dal materiale da affissione interna ed esterna, a quello per le sale cinematografiche, la stampa e la distribuzione) si sono formate per accumulo nel corso di molti anni attraverso donazioni, acquisti e scambi. Un patrimonio prezioso e di delicata gestione che nel corso del tempo è diventato oggetto di studio e di trattamento catalografico, mentre in parallelo si è continuato a procedere all’acquisizione digitale delle immagini di grande formato firmate dai più noti “pittori di cinema” italiani e non.

La grafica cinematografica al di là del manifesto

La pubblicità per i film del tempo non si è esaurita nel formato manifesto, ma ha cercato e trovato anche altri veicoli promozionali. Per darne ampia rappresentanza, a questo nucleo principale di documenti grafico-pubblicitari, sono state affiancate oltre 150 caricature di vari personaggi dello spettacolo e una raccolta, curiosa e insolita, di centinaia di serie, di interni postali, di buste first day, ecc. dedicati al cinema. Tutti temi e spunti a cui è stata anche dedicata una sezione di libri e cataloghi di mostre.

La firma dei pittori prestati al cinema

Dietro a questo caleidoscopio di manifesti, infatti, si nascondono le più importanti firme dell’illustrazione di cinema del tempo. A partire dagli apripista degli anni ’30 come Anselmo Ballester, Alfredo Capitani e Gigi Martinati per poi passare a quella vasta schiera che si è infoltita nei periodi successivi, arrivando a inglobare gente del calibro di Ercole Brini, Angelo Cesselon, Averardo Ciriello, Enrico del Seta e altri ancora. Tutti artisti che, contattati direttamente dalle case di produzione e distribuzione cinematografica, hanno prestato il loro talento per realizzare tutti i tipi di materiale grafico che accompagnava l’uscita dei loro film. Questo almeno fino alla fine degli anni ’70, perché poi il mestiere del "pittore di cinema" è andato scomparendo, costringendo molti dei protagonisti di allora di ripiegare verso la pittura e l’illustrazione editoriale.

 

Info e contatti
Biblioteca Renzo Renzi
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