Fondo Carla Del Poggio
Maria Luisa Attanasio in arte Carla Del Poggio, figlia di un colonnello dell'esercito, nasce a Napoli il 2 dicembre 1925. Lascia il liceo per dedicarsi alla danza e frequentare come uditrice il Centro Sperimentale di Cinematografia dove, a soli 15 anni, viene notata da Vittorio De Sica che la fa debuttare come protagonista nel suo film Maddalena... zero in condotta (1940).
Il personaggio che interpreta, quello di Maddalena Lenci, allieva indisciplinata e pestifera, ma di una spontaneità e simpatia contagiose, la rende famosa e amata dal pubblico che la rivede in ruoli simili negli otto film successivi tra cui; Un Garibaldino al convento (De Sica, 1942), Violette nei capelli (C. L. Bragaglia, 1942), Signorinette (Zampa, 1943).
L'incontro con Alberto Lattuada sul set del film di Malasomma, Incontri di notte (1943) segna un svolta decisiva nella sua carriera e nella sua vita privata. Si sposano appena finita la guerra, nell'aprile del 1945 e dall'anno successivo dimostra di essere un'attrice di spessore interpretando ruoli drammatici in film di Lattuada (Il bandito, 1946; Senza Pietà, 1948, Il mulino del Po, 1949; Luci del varietà, 1950), di Germi (Gioventù perduta, 1947) e di De Santis (Caccia tragica, 1947; Roma ore 11, 1952).
La sua bravura e versatilità convincono anche a teatro, sia in ruoli drammatici che comici e di rivista: Gli indifferenti, L'importanza di chiamarsi Ernesto, stagione 1946-46; A' manassa, commedia messa in scena dalla compagnia di Eduardo De Filippo e in Tutte donne meno io, accanto a Macario nel ruolo della soubrette, stagione 1956-57).
Non trovando più nel cinema contemporaneo ruoli interessanti, mette il suo talento anche al servizio di sceneggiati trasmessi dalla neonata televisione: Piccolo mondo antico (S. Blasi; 1957), David Copperfield (A. G. Majano, 1965). Sul finire degli anni Sessanta si ritira dalle scene. Si spegne il 14 ottobre 2010 all'età di 84 anni.
Il fondo
Il fondo è costituito da documentazione raccolta dalla stessa Carla Del Poggio e comprende sia materiali riferibili alla propria attività artistica sia a quella del marito, il regista Alberto Lattuada.
Tra le carte ci sono: appunti manoscritti, soggetti, trattamenti e sceneggiature di produzioni cinematografiche - in alcuni casi dirette da Lattuada - a cui ha partecipato l'attrice; opuscoli e programmi a stampa con presentazioni e retrospettive cinematografiche di film con la sua partecipazione come attrice o diretti dal marito; ritagli a stampa (raccolti o in forma sciolta) e articoli di quotidiani e riviste (italiane e straniere) relativi all'attività artistica di entrambi; riviste, un catalogo, una monografia a carattere cinematografico, nonché la raccolta del periodico «Il selvaggio» (1928-1931). Il fondo comprende inoltre un nucleo fotografico composto da 2 album promozionali relativi ai film Signorinette (Zampa, 1943) e Core 'ngrato (Brignone, 1951) e da foto sciolte di film in cui l'attrice ha recitato.
Il fondo Del Poggio – Lattuada, come quello della direttrice di produzione Mara Blasetti e la collezione di Tatiana Graunding sono stati oggetto di un progetto di censimento degli archivi femminili da parte della Soprintendenza Archivistica della Regione Emilia-Romagna. I dati sono accessibili dal portale SIUSA-Archivi femminili in Emilia-Romagna.
Info
Il fondo è consultabile su appuntamento.
Per i materiali cartacei contattare:
michela.zegna@cineteca.bologna.it
Tel. 051 2195318
Per finalità di studio e ricerca è possibile richiedere a pagamento la duplicazione digitale o in fotocopia di 20 pagine di documenti originali. Nel caso di richiesta di riproduzione di originali per altre finalità, la Cineteca fornirà un preventivo dei costi, nel rispetto della legge vigente sulla tutela del diritto d'autore.
Per richieste di consultazione o di riproduzione dei materiali fotografici contattare:
Rosaria Gioia: rosaria.gioia@cineteca.bologna.it
Tel. 051 2194848
Galleria Fotografica
Documenti
Tipo di File: PDF Dimensione: 64.48 Kb