Fondo Guido Fink
I primi scritti dello storico e critico di cinema
Chi è Guido Fink
Guido Fink (Gorizia, 28 luglio 1935 – Firenze, 7 agosto 2019) è stato un importante anglista, critico letterario e teatrale, storico e critico del cinema.
All'età di due anni, in conseguenza alle leggi razziali, Guido Fink si trasferisce con la famiglia a Ferrara. La notte del 15 settembre del 1943 sfugge a un raid fascista assieme alla madre. L'episodio verrà ricordato nel racconto Una notte del '43, contenuto nel libro di Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi (1956), e successivamente da Florestano Vancini nella sua versione cinematografica, La lunga notte del '43 (1960). Il padre verrà deportato ad Auschwitz dove morirà.
Nel 1958 si laurea a Bologna in Lingua e Letteratura Inglese, ma già dai primi anni Cinquanta comincia a scrivere per testate regionali ('La nuova scintilla' di Ferrara) e nazionali ('L'Unità'). Appena laureato comincia una collaborazione con 'Cinema Nuovo' che durerà quindici anni. Nel 1974 è tra i fondatori della rivista 'Cinema & Cinema' di cui, tra il 1982 e il 1987, sarà anche direttore. Tra le altre riviste che vedono una sua presenza occorre citare: Paragone/Letteratura, Bianco e Nero, Positif, Inquadrature, La rivista dei libri, Studi americani, Cinecritica, Quaderni di teatro e La rivista del cinematografo.
Guido Fink insegna Letteratura Inglese e Letteratura Americana prima a Pescara, poi a Bologna (dal 1971 al 1988) per passare, nel 1989, all'Università di Firenze. Nel frattempo trascorre periodi di studio e di docenza a New York (Columbia University), Los Angeles (University of California), Princeton, Berkeley e Northampton (Smith College). Dal 1999 al 2003 ricopre anche l'incarico di direttore dell'Istituto italiano di cultura di Los Angeles.
Critico teatrale per 'Il Mondo', occasionalmente traduttore (Cocktail Party di T. S. Eliot, ma anche i dialoghi di Schindler's List di Spielberg), Guido Fink si è occupato in maniera significativa della tradizione ebreo-americana sia in letteratura che nel cinema (vedi in particolare Non solo Woody Allen: la tradizione ebraica nel cinema americano, Marsilio, 2001).
Il fondo
Grazie alla famiglia di Guido Fink e ad Alessandra Calanchi, la Cineteca di Bologna ha acquisito due album di ritagli stampa che raccolgono scritti del 1952 e 1953 pubblicati su L’Unità e su La Nuova Scintilla (un periodico che faceva capo alla federazione di Ferrara del PCI). Fink aveva diciassette anni quando iniziò la sua collaborazione con le due testate, si tratta dunque di una produzione di estremo interesse in quanto scritta prima che il loro autore diventasse docente universitario, critico letterario e cinematografico, co-direttore di Cinema & Cinema e infine direttore dell’Istituto di Cultura Italiana a Los Angeles.
In questi articoli l’impegno civile si mescola alla curiosità e all’entusiasmo per le opere che arrivavano dagli Stati Uniti e si gettano i semi di quella che sarebbe stata la passione di una vita: l’amore per il cinema e la letteratura, in un continuo incrociarsi di riferimenti, temi e strategie che, in un’ottica trasversale e interdisciplinare, preludevano a quelli che oggi conosciamo come comparatistica, studi culturali e film studies.
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