Fondo Alberto Farassino
Alberto Farassino (Caluso, 1° agosto 1944 - Milano, 31 marzo 2003) è stato un giornalista e critico cinematografico.
Farassino si laurea in lettere alla Cattolica di Milano con Gianfranco Bettettini con una tesi su “Retorica e semiotica della fotografia”. Nel 1970 cura la programmazione cinematografica del Club Nuovo Teatro assieme a Franco Quadri. Nel 1974 fonda, con Paolo Mereghetti e Tatti Sanguineti, il cineclub Brera, sempre a Milano.
Inizia la sua attività di docente di Storia del cinema alla Cattolica di Milano per poi insegnare a Genova, Trieste e Pavia. Dal 1976 al 1988 scrive di cinema per “Repubblica”. Nel frattempo collabora con svariati festival cinematografici come Pesaro, Torino, Locarno, fino ad arrivare alla co-direzione di Riminicinema. Nel corso della sua carriera Alberto Farassino è stato anche consigliere d'amministrazione della Scuola Nazionale di Cinema e presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici.
Tra i primi interessi c’è la ricerca su Giuseppe De Santis. Poi l’attenzione è verso grandi registi dell’avanguardia, come Buñuel. Ma anche Amos Gitai, Raoul Ruiz. Poi il cinema francese: Jacques Doillon, ma soprattutto Godard (è proprio suo il castoro cinema dedicato a Godard). Farassino non si è orientato solo al cinema della modernità, ma è un conoscitore anche della storia del cinema. Realizza infatti volumi collettivi, come quello sulla Lux film, su Mario Camerini. Appassionato e conoscitore del cinema italiano degli anni Trenta.
Tra i suoi libri vanno segnalati Jean-Luc Godard (Il castoro, 1974), Giuseppe De Santis (Moizzi, 1978), Raul Ruiz (Grafiche Mambretti, 1986), Neorealismo: cinema italiano 1945-49 (EDT, 1989), Tutto il cinema di Luis Buñuel (Baldini & Castoldi, 2000), Fuori di set: viaggi, esplorazioni, emigrazioni, nomadismi (Bulzoni, 2000). Si segnala inoltre l’antologia Scritti strabici: cinema 1975-1988 a cura di Tatti Saguineti e Giorgio Placereani (Baldini & Castoldi, 2004).
A lui è dedicato il premio Scrivere di cinema riservato ad aspiranti critici cinematografici tra i 15 e i 25 anni.
Il fondo è costituito di libri, riviste, ritagli stampa, annotazioni manoscritte e dattiloscritte. Sono presenti gli appunti preparatori per le sue lezioni universitarie, ma anche i suoi contributi a convegni . Dalle carte emerge la tensione etica, civile e ovviamente didattica, ma anche un diffidare costante dai conformismi e dai luoghi comuni.
Guarda il videoritratto a lui dedicato.
Info
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Tel. 051 2195300