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L'emozione della scoperta: il ritrovamento del dietro le quinte di 'Sole'

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A marzo in Cineteca stiamo celebrando il mese della (ri)scoperta, a partire dalla scelta di distribuire nelle sale italiane l'affascinante film di Bill Morrison Dawson City - Il tempo tra i ghiacci, dedicato al disseppellimento di una collezione di pellicole dell'inizio del secolo scorso tra i ghiacci di una cittadina canadese.

Cinema della scoperta, e scoperta del cinema. L'emozione del ritrovamento di preziosi materiali d'epoca è il sogno di ogni archivista. Momenti speciali come questi sono rari, ma possono accadere. Ne citiamo, a mo' di esempio, uno che si verificò in Cineteca qualche anno fa, durante la lavorazione del Dossier Blasetti, un approfondimento dedicato al "regista con gli stivali" che sarebbe poi stato presentato al Cinema Ritrovato 2009.
La responsabile dell'Archivio Blasetti Michela Zegna insieme ad Alfredo Baldi e Mara Blasetti, figlia del regista, erano impegnati nel lavoro di ricerca per il dossier quando, dal deposito di uno stabilimento di sviluppo e stampa di Roma, riemerse un eccezionale documento, il diario per immagini delle riprese di Sole, film d'esordio di Blasetti. Un nitrato della durata di trentacinque minuti sul set di Sole, il primo dietro le quinte, forse l'unico rimasto, della storia del cinema muto italiano.

Riscopriamo l'emozione del ritrovamento nelle parole di Michela Zegna:


"Proprio quando l’oggetto della nostra ricerca, ormai entrato nella dimensione mitologica, si fa più inafferrabile, un po’ come il Santo Graal per i cavalieri della tavola rotonda, ecco che un angolo buio di una cantina (in questo caso, il deposito di uno stabilimento di sviluppo e stampa a Roma) ci restituisce la speranza di essere sulle sue tracce, la convinzione che la ricerca non sia vana. Abbiamo ritrovato una sorta di diario per immagini delle riprese di Sole – il primo "dietro le quinte", o forse l’unico rimasto della storia del cinema muto italiano; un puzzle di inquadrature eccezionali, anche per l’ottimo stato di conservazione del nitrato, attraverso le quali è possibile ripercorrere le tappe della lavorazione del film, ridare un volto e spesso un nome a coloro che parteciparono a quest’avventura come il marchese Roberto Lucifero, vice presidente dell’Augustus, la casa di produzione del film, il duca Marcello Caracciolo di Laurino, assistente di scena, e il duca Giuseppe Caracciolo di Torchiarolo, direttore della fotografia. È possibile vedere le paludi Pontine prima della bonifica, individuare alcuni dei luoghi dove sono stati girati gli esterni.
È emozionante osservare Blasetti lavorare sul set, guardarlo scherzare con gli attori e la troupe, percepire il suo orgoglio nel mostrare le nuove attrezzature per l’illuminazione arrivate da Berlino e nel far visitare il teatro di posa, situato nell’allora via Mondovì a Roma, a ospiti più o meno illustri, come il segretario del PNF, Augusto Turati".


Dal catalogo del festival Il Cinema Ritrovato 2009

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