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Carteggi dal Fondo Blasetti

Storia del cinema italiano per corrispondenza

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Agli inizi del febbraio del 1943 Luchino Visconti si rivolge a Blasetti chiedendogli di essere presente al montaggio di Ossessione :

 

Caro Blasetti,

la tua lettera rimarrà per me una delle cose più care ed affettuose che mi sia stato dato di ricevere in vita mia.
Ti posso assicurare che le vociferazioni dell’ambiente mi lasciano assolutamente indifferente, davanti all’enorme pregio che io attribuisco alla possibilità di discussione e di rapporti artistici e umani con un uomo e un artista quale tu sei.
Vieni alla moviola di Ossessione quando vuoi. Mi troverai sempre enormemente riconoscente per ogni consiglio che vorrai darmi – per ogni tua parola che sento calda e sincera e che mi è di grande incitamento ed aiuto.


Le oltre 17.000 lettere contenute nel Fondo Alessandro Blasetti rappresentano una fonte documentaria d’eccezione, non solo per chi voglia studiare l’opera dello stesso cineasta. Blasetti intrattiene duraturi e complessi rapporti epistolari con tutti coloro che hanno contribuito in diversa misura a creare la storia del cinema italiano tra i quali Visconti, De Sica, Zavattini e Sophia Loren. L’impressione è quella di trovarsi davanti a un Golem di carta in cui l’inchiostro versato per scrivere le parole si è trasformato in sangue che pulsa, in un sistema circolatorio di una creatura che conserva, intatta, la memoria. Immaginando di passare per i punti nevralgici di questo straordinario essere si può tentare di tracciare una inedita mappatura della storia del cinema italiano, una storia, appunto, per corrispondenza.

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