Koma 1 e 2
(da 13 anni)
Trama
Addidas è una bambina molto intelligente e responsabile; è figlia di uno spazzacamino senza licenza, è perfetta per infilarsi nei condotti più stretti delle ciminiere dove il padre non riesce ad arrivare; grazie a questo lavoro di precisione i due riescono a vivere. Addidas soffre di una malattia rara e sconosciuta: di tanto in tanto sviene, perde i sensi e poi si risveglia. Ogni volta che ciò accade, in un luogo non ben determinato (una sorta di miniera) un mostro umanoide impazzisce per far ripartire e funzionare una macchina. È la macchina che fa funzionare ogni uomo e quella di Addidas pare avere molti problemi. Un giorno, mentre il padre dorme distrutto dall’ennesima sbornia, Addidas si reca a pulire un condotto da sola e dopo una discussione violenta con i McMullan, padre e figlio spazzacamino abusivi come lei e suo padre, la bambina scappa dentro un camino, da dove misteriosamente non uscirà più. Cominciano due storie parallele. La storia del padre che cerca a tutti i costi di ritrovare la bambina, finendo in una losca colonia penale dove gli uomini scavano, e quella di Addidas che incontra il mostro che governa la sua macchina e lo porta con sé in superficie. La storia prosegue con un continuo di fughe, agnizioni, incontri e scontri.
Citazione
«Addidas: “Papà, dov’è la campagna”
Padre: “La campagna..ah si, la campagna….. è lontana, non è alla porta accanto”
A. “Ma s?”
P. “Ma certo che esiste, è tutto intorno, tutto intorno la città.”
A. “Mm…” “Papà?”
P. “Cosa c’è? mi deconcentri…già che non ci si vede qui”
A. “Volevo solo dire…perché costruiscono sempre delle città nelle campagne”
P. “Perché? Cosa vuoi che ne sappia? Perché non c’è più posto.”»
Commento
Peeters e Wazem costruiscono un racconto a fumetti che ricalca i topoi della narrazione d’avventura: prove, sfide, colpi di scena. Ma la storia di Addidas tocca corde ancora più intime, raccontando le vicende di veri esseri “umani” e le relazioni che fra questi si instaurano: attraverso le peripezie fra sottosuolo e camini il fumetto esplora l’intenso rapporto padre/figlia, la nascita di una amicizia tra Addidas e la creatura del sottosuolo, dove paura, curiosità e “compassione” si mescolano assieme. A sfondo del forte rapporto empatico fra lettore e personaggi, la metafora ecologica di una città disumanizzata, fatta di fumi e cieli invisibili, dove l’uomo cerca con molta quotidiana fatica di immaginare e crearsi un orizzonte nuovo.
Parole chiave
Sotterraneità, rapporti familiari, diversità
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Introduzione, Recensione (Koma 1), Recensione (Koma 2)
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