Schermi e Lavagne

Viaggio

Il re bianco

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di Davide Toffolo (Coconino Press, 2005)
(da 15 anni)

 

Trama

Nel 1968, l’anno che cambiò il mondo, arriva allo zoo di Barcellona una creatura unica, diversa e speciale: un cucciolo di gorilla, bianco. Giunto dall’Africa, più precisamente dalla Guinea Spagnola, la giovane creatura diventa subito un’attrazione di successo, un vero fenomeno da baraccone con il nome di "Copito de Nieve". Davide Toffolo conosce la vicenda del gorilla, per la prima volta, leggendo il romanzo di Italo Calvino, Palomar, e subito attribuisce a quella strana creatura un potere quasi divino. Andrà a vedere il gorilla più volte nella sua vita e in questo romanzo a fumetti racconta con tenerezza e fantasia la sua ultima visita e l’ultimo spettacolo di quell’enorme animale stroncato da un cancro alla pelle. Davide, durante il viaggio, acquisisce uno sguardo sempre più attento e ricco di sfumature, forse anche per un paio di occhiali che gli lascia un vecchio incontrato nella nave per Barcellona (forse lo stesso signor Palomar) e che gli donano una "vista migliore". La visita allo zoo diventa un dialogo muto e impossibile, pieno di interrogativi sul rapporto tra uomo e animale, sulla natura di ogni diversità, e su un segreto legame che forse le unisce.

Citazione

"Copito de Nieve. È come guardarsi allo specchio. Così simile a noi e allo stesso tempo così alieno. E ora poi, malato di cancro. La caricatura di un uomo. Le rughe della sua faccia e quello squarcio sotto l’ascella destra. Forse è causa di questi occhiali che ho trovato, ma mi sembra di non averlo mai visto così vicino."

Commento

Il racconto si divide tra fantasia e realtà, invenzione e verità per ricostruire la vita di una creatura, aliena e simile contemporaneamente, in un equilibrio sospeso tra l’ultima dimostrazione di grandezza e una morte imminente. Il gorilla bianco, con la sua unicità, diventa così metafora di una tragedia di vivere più universale: la prigionia, il successo, la lontananza dal proprio paese natale, l’essere a metà tra leggenda e cronaca, la morte. Il viaggio dell’autore è un lento avvicinamento al senso ultimo del mito, che rimane inafferrabile ma lo pone in costante dialogo con la specie umana e quella animale, disegnando conflitti e incontri in grado di sottolineare le differenze e le somiglianze tra i due mondi. Diventa un originale modo per scoprire l’evoluzione della specie e le tante ambiguità e contraddizioni dell’uomo.

Parole chiave

Diversità, rapporto uomo-animale, speranza

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