Galline in fuga
(da 11 anni)
Trama
E’ la storia dell’allevamento di galline della sig.ra Tweedy, tenute rinchiuse e sorvegliate all’interno di un recinto dalle sembianze di un lager. Il loro compito è produrre ogni giorno uova, e le poverine che non saranno in grado di farlo verranno portate al mozzatoio. Il sogno di queste galline è fuggire e conquistare la libertà. Esse sono guidate dalla saggia e intraprendente Gaia, che ogni giorno escogita un piano per scappare, destinato sempre a fallire. Finché un giorno non cade dal cielo Rocky, un gallo affascinante e baldanzoso, che Gaia e le altre identificano come il salvatore, convinte che lui possa insegnare loro a volare. In cambio della loro protezione (il circo da cui proviene lo sta cercando) lui accetta di restare e addestrarle. Ma di fronte al pericolo sempre più grave, Rocky decide di fuggire, lasciando in un manifesto il segno cocente della verità: non sa davvero volare, il suo numero è essere sparato da un cannone. Gaia e le altre rimangono deluse ma non si perdono d’animo ed escogitano l’ennesimo piano. E’ a quel punto che Rocky, spinto soprattutto dall’amore per Gaia, deciderà di tornare, contribuendo all’azione di fuga delle galline.
Commento
La visione del film, raffinato e insieme divertente per la qualità dell’animazione e il ritmo del racconto, è estremamente godibile, ma riesce ad unire la semplicità della storia ad una ricchezza di contenuti e a spunti di discussione importanti. E’soprattutto il personaggio di Gaia ad essere il perno, non solo narrativo, della storia. Da una parte per affrontare un discorso di etica: la protagonista, infatti, pur desiderando ardentemente di essere libera, non considera mai nemmeno per un momento la possibilità di andarsene da sola, benché questo sia facilmente attuabile. Il suo scopo è quello di liberare tutte quante, di andarsene tutte insieme, e persevera nel tentativo, rischiando più volte anche la propria vita per salvare quella di tutto il gruppo. Dall’altra parte per un discorso specifico sulla curiosità: non basta essere prigionieri per combattere per la libertà. A volte un recinto può fare anche comodo, diventa alibi. Il motore primo di ogni fuga è sempre nello sguardo, nel desiderio ardente di scoprire il mondo al di là del filo spinato.
Parole chiave
Libertà, scelta, coraggio
Approfondimenti in rete
Sugli autori
Nick Park: biografia/filmografia
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Peter Lord: biografia/filmografia
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Sul film
Sito ufficiale
Wikipedia