Il compagno segreto

di Joseph Conrad (Marsilio, 2007)
(dai 15 anni)

Trama

Il giovane capitano, protagonista e narratore della storia, si trova a vivere per la prima volta l’esperienza del comando di una nave di fronte ad un equipaggio ben più vecchio ed esperto di lui. Ed è nella notte prima della partenza, mentre si muove pensoso sul ponte, che gli appare la figura di un uomo in mare che si muove silenziosamente come un cadavere e chiede sommessamente aiuto. Lo stupore del capitano è nel vedere l’estrema somiglianza di Leggatt, questo il nome del superstite, con se stesso e nel provare un’adesione emotiva immediata per il nuovo compagno di viaggio. Ma le cose si complicano alla confessione di quest’ultimo di essere appena fuggito dalla propria nave, colpevole di un omicidio, per quanto provocato da una rissa. Il giovane capitano si sente comunque di proteggerlo, convinto dal suo racconto, e lo fa scendere clandestino nella propria cabina. Sarà per lui questa la prima vera prova: poche manciate di ore di fronte alla propria coscienza e alla possibilità di essere scoperto e condannato a morte.

Citazione

"Essa galleggiava sul punto di partenza di un lungo viaggio, immobile in seno a un’immobilità immensa, con il sole al tramonto che ne proiettava lontano a oriente le ombre dell’alberatura. In quel momento in coperta ero solo. Non c’era alcun rumore nella nave – e intorno a noi nulla si muoveva, nulla viveva, né una canoa sull’acqua, né un uccello nell’aria, né una nube in cielo. In questa pausa di bonaccia all’inizio di una lunga traversata la nave ed io sembravamo vagliare la nostra attitudine ad un’impresa lunga e ardua, a quel compito assegnato alle nostre due esistenze, da assolvere lungi da sguardi umani, avendo il cielo e il mare come unici testimoni e giudici.

Commento

Il racconto di Conrad è emozionante prima di tutto per l’atmosfera che riesce a creare, cupa e allucinata, in cui ogni elemento, pur pienamente plausibile e realistico, sembra emergere da un sogno, farsi improvvisa visione. Tutto sembra diventare specchio della situazione psicologica del protagonista, che si trova a doversi dimostrare degno del proprio ruolo di fronte agli altri, ma è roso dai timori e dall’inesperienza. L’avventura qui non si presenta nell’azione o nel ritmo narrativo, ma è tutta nella radicalità della situazione, nella tensione che deriva dal fare le scelte giuste e nella consapevolezza che ogni errore può diventare fatale. Alla partenza vera e propria della nave il giovane capitano avrà già superato una prima importante prova, il viaggio sta per cominciare ma un percorso tutto interiore si è già compiuto attraverso le incertezze tra la verità e la menzogna, tra le azioni e l’etica.