Schermi e Lavagne

Viaggio

Ventimila leghe sotto i mari

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locandina italiana del film (R.Fleischer, 1954) tratto dal romanzo
di Jules Verne (Einaudi, 2008)
(da 12 anni)

 

Trama

Dopo l’affondamento di numerose navi da parte di un misterioso mostro marino, tre coraggiosi organizzano una spedizione per tentare di catturarlo. Una volta individuato, scoprono che si tratta in realtà di un enorme sottomarino, che li inghiotte. Fanno così conoscenza con il suo creatore, il Capitano Nemo, un uomo geniale e sfuggente, che pare abbia deciso di abbandonare la civiltà e ogni contatto umano per vivere sotto i mari, riemergendo di tanto in tanto solo per compiere la sua vendetta. Rimarranno prigionieri del Nautilus per quasi dieci mesi, durante i quali percorreranno ventimila leghe, una sorta di giro del mondo attraverso gli abissi marini, affronteranno esseri mai visti e faranno esperienza di realtà totalmente ignote alla scienza del tempo, prima di naufragare su un’isola e perdere nuovamente le tracce di Nemo.

Citazione

"Sì, l’amo. Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre; il suo respiro è puro e sano, è l’immenso deserto in cui l’uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita al suo fianco [...] Nel mare è la tranquillità suprema. Il mare non appartiene ai despoti, che possono solo esercitare alla sua superficie diritti iniqui e battersi, e divorarsi, e trasportarvi tutti gli orrori della terra, ma a trenta piedi sotto il suo livello il loro potere cessa, la loro influenza si estingue, tutta la loro potenza svanisce!"

Commento

Parte centrale di una trilogia che si apre con I figli del Capitano Grant e si chiude con L’isola misteriosa, questo romanzo è uno dei classici di avventura per ragazzi più famosi di sempre, e i suoi protagonisti, il Nautilus e Nemo, sono indubbiamente icone dell’immaginario collettivo. Il sottomarino, invenzione impensabile e fantascientifica all’epoca (come tante altre in Verne), è lo specchio del potere illimitato che si attribuiva alla scienza in quegli anni, tanto che racchiude in sé una biblioteca con lo scibile umano, ed è a sua volta strumento di nuove conoscenze. L’ottimismo positivista è però stemperato dalla figura dello scienziato-capitano, antieroe tragico, a metà tra modernità e mito antico, che ha perso la fiducia nell’uomo e ha scelto la solitudine. Qui il viaggio ha ancora una dimensione epica, e va alla scoperta dell’unico spazio ancora inesplorato, quello verticale, che Verne indaga anche in altre opere (tra le altre, in Viaggio al centro della terra e Dalla terra alla luna). Interprete della passione per la scienza e per le invenzioni del suo tempo, Verne offre nella sua vastissima produzione anche spazio per i dubbi e le ombre che uno sviluppo tecnologico sempre più rapido può comportare. Anche in questo ha dimostrato una incredibile capacità predittiva, che gli ha permesso di anticipare molte tecnologie ancora in là da venire, e di porre le basi per il genere fantascientifico, che si svilupperà nel secolo successivo.

Parole chiave

Scienza, solitudine, vendetta

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