Schermi e Lavagne

Sfida

Zanna bianca

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di Jack London (Mondadori, 2006)
(da 12 anni)

Trama

Zanna bianca è figlio di una cagna mezzosangue e di un lupo. Unico sopravvissuto della cucciolata, deve immediatamente cimentarsi con il mondo circostante, quello delle terre selvagge dell'Alaska. Si tratta di un mondo duro e pieno di insidie: la morte non è una variabile ma una presenza costante, il forte sopravvive, il debole muore. Una volte apprese le leggi brutali della natura, ecco che ci sono quelle più ambigue del rapporto con gli uomini. Zanna Bianca subirà una serie di apprendistati differenti: da Lupo Grigio apprende la legge del bastone e della sottomissione, tanto da rassegnarsi a rinunciare per sempre alla sua natura libera e selvaggia. Il secondo padrone, Smith bellezza (soprannominato così per il suo orrendo aspetto), lo sevizia e umilia continuamente per incattivirlo e farlo diventare un cane da combattimento. Da lui Zanna Bianca impara la legge dell'odio e della violenza. Dall'ultimo padrone, Weedon Scott, un ingegnere minerario, apprenderà la legge dell'amore e della fiducia. Infatti l'ingegnere lo acquista da Smith bellezza quando è ormai in fin di vita e con pazienza si prende cura prima della sua salute, poi delle ferite del suo spirito.

Citazione

«Egli apparteneva agli umani, come tutti i cani appartengono ad essi. Le sue azioni erano loro, come il suo corpo era loro, per esser maltrattato, calpestato, e per tollerar tutto. Tale era la lezione che egli aveva rapidamente appresa. Fu una lezione dura, poiché contrariava tutto ciò che era forte e dominante nella sua natura; e mentre odiava questa schiavitù, senza saperlo apprendeva ad amarla. Era un collare il proprio destino nelle mani d’un altro, un sollevarsi dalle responsabilità dell’esistenza.»

Commento

Zanna bianca è considerato uno dei più importanti classici della letteratura per ragazzi. Uscito nel 1906, solo tre anni dopo l'altro capolavoro di London, Il richiamo della foresta, è da considerarsi perfettamente speculare a quest'ultimo. Difatti mentre in quel caso un cane domestico riguadagna la libertà fuggendo con un branco di lupi, qui Zanna Bianca compie il percorso contrario, dalla libertà alla sottomissione. London in questo romanzo si serve di Zanna Bianca, per costruire una metafora letteraria dell'uomo. Un uomo al quale viene fatta dapprima conoscere la libertà e poi gradualmente tutte le leggi a cui crescendo dovrà sottomettersi. London non si pone in un’ottica polemica, il suo sembra uno sguardo neutro sulla ineluttabilità dei meccanismi che regolano la vita.
Il libro demolisce stereotipi: la benevolenza della natura e il mito del buon selvaggio. Difatti il romanzo non fornisce una descrizione idilliaca della natura per confrontarla con quella negativa della civilizzazione: la natura ha le sue leggi feroci e se è vero che garantisce la libertà non si può certo dire che sia un ambiente esente da pericoli e frustrazioni. Zanna bianca è un sopravvissuto, ha visto spesso in faccia la morte, ha superato tutte le prove che la natura gli ha opposto e attraverso esse ha misurato se stesso e le sue capacità.

Parole chiave

Rapporto uomo-animale, istinto di conservazione, regole sociali

Approfondimenti in rete

Sull'autore
Sito ufficiale
Biografia/Bibliografia
Wikipedia
Sul libro
Wikipedia
Recensione
Audiolibro
Jack London, Zanna Bianca ('Hamelin' n°17, La costruzione del lettore)

Prolungamenti

Adattamenti cinematografici/televisivi