Schermi e Lavagne

Sfida

I ragazzi della via Pál

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copertina dell'edizione ungherese
di Ferenc Molnár (Feltrinelli, 2002)
(da 12 anni)

Trama

Due bande: quelli della via Pál e quelli dell’Orto Botanico, due giovani eserciti, due carismatici capi che si fronteggiano per la conquista di un piccolo pezzo di terra dove giocare, per respirare la libertà, per stare lontano dal mondo degli adulti e poter vivere quell’indipendenza che a scuola e a casa viene negata. È un battaglia epica, fatta di strategia politica e militare, di incursioni notturne e di tradimenti, di prove di coraggio e di tante scorribande. Tanti comandanti ma un solo soldato semplice, Ernö Nemeczek, mingherlino, cagionevole, pronto a sfidare la morte per i suoi compagni e sacrificarsi per quel misero pezzo di terra che gli adulti, crudelmente indifferenti, subito dopo invaderanno con ruspe e cantieri.

Citazione

«Il Grund… per un ragazzo di Budapest è la sua pianura, la sua prateria, il suo deserto. Rappresenta l’infinito e la libertà. […] Oggi anche sul Grund della via Pál si erge malinconicamente un palazzone a quattro piani, pieno di inquilini nessuno dei quali forse sa che quel briciolo di terra racchiude il segreto più profondo della giovinezza di un gruppo di ragazzi poveri di Budapest.»

Commento

Apparso nel 1907, a puntate, sul settimanale di Budapest Il Giornale della Domenica, diventa in breve tempo un classico della letteratura. Breve, intenso, drammatico è il manifesto di un mondo che a breve non ci sarà più spazzato via dal primo conflitto mondiale. La critica di Molnár al mondo adulto è feroce: i grandi sono delineati come ipocriti, arrivisti,vili e ottusi. Non si lasciano scalfire neanche dalla morte di un bambino, continuano nel loro servile lavoro, non si ribellano. L’omaggio all’infanzia è invece totale e assoluto, entrambe le bande, seppur in lotta, rispettano un codice d’onore e rivelano la loro grandezza anche agli occhi degli avversari. Il pianto che ci sorprende alla morte del piccolo soldato semplice non è solo e completamente dedicato a lui, perché i suoi compagni restano ma non avranno il “grund”, soppiantato dal progresso che avanza, non potranno essere liberi e a breve la grigia trincea succhierà la loro linfa vitale. Il messaggio però resta di speranza e di lotta, anche se con grande amarezza e maliconia.

Parole chiave

Banda, tradimento, critica sociale, etica

Approfondimenti in rete

Sull'autore
Biografia/Bibliografia
Wikipedia
Informazioni
Sul libro
Wikipedia
Informazioni
Guerre civili. Molto civili: cento anni de “I ragazzi di via Pál” ('Hamelin' n°18, Giovani adulti. La grande impostura).
Commenti di giovani lettori

Prolungamenti

Trasposizioni cinematografiche del romanzo