Il mago

di Ursula K. Le Guin (Mondadori, 2005)
(da 12 anni)

Trama

Duny è un ragazzo orfano di madre che vive in una delle tante isole dell'arcipelago di Terra Mare: Gont. Il suo temperamento è focoso e poco possono i castighi del padre e i richiami della zia nel contenere la sua irrequietezza. Dalla zia fattucchiera il ragazzo apprende i primi rudimenti della magia e proprio grazie ai giochi di illusione che ha appreso riesce a salvare il suo villaggio da un pericolo incombente. Dopo quest'impresa la sua fama si estende in tutto il reame e arriva alle orecchie del grande mago Ogion che lo vuole come suo allievo. Il ragazzo inizialmente accetta con entusiasmo gli insegnamenti del grande mago, poi, annoiato dalle pratiche educative del maestro, decide di lasciarlo per la scuola di magia del reame vicino: la grande scuola di Roke. Durante il periodo di apprendimento Duny si lascia accecare dal sentimento più pericoloso per un mago: la superbia. La sua presunzione lo spinge ad evocare uno spirito del regno dei morti che, oltre a costringerlo in fin di vita, diventa la sua più spaventosa ossessione.

Citazione

«Da ragazzino tu pensavi che un mago è colui che può fare ogni cosa. Lo pensavo anch'io, un tempo. E tutti noi l'abbiamo pensato. Ma la verità è un'altra .Via via che cresce il potere reale di un uomo, via via che si allarga la sua conoscenza, le strade che può seguire si fanno sempre più strette: e alla fine quell'uomo non sceglierà affatto, ma farà solo ciò che deve fare, e lo farà fino in fondo.»

Commento

Il libro è un vero e proprio romanzo di formazione. Il percorso di Duny, che diventerà Ged dopo il secondo battesimo, è contrassegnato da prove durissime che gli impongono continui confronti con le sue paure più profonde. Un occhio esperto si accorge immediatamente della consapevolezza pedagogica che l'autrice trasforma in racconto, senza alcun didascalismo. Infatti le tappe che Ged deve continuamente superare non sono altro che la trasposizione letteraria della struttura simbolica dei riti di passaggio. Ogni prova che Duny affronta non è mai fine a se stessa ma corrisponde ad una maggiore conoscenza e consapevolezza di sé. Anzi è proprio il “sé”, ad un certo punto, a rivelarsi come l’ostacolo maggiore da superare. I ragazzi che leggono questo romanzo possono capire che per crescere bisogna confrontarsi con momenti cruciali in cui si trova davvero la misura di se stessi. Alla fine il percorso sarà compiuto, ma il lieto fine non è banalizzante e semplificatorio, grazie all’approfondimento psicologico di cui è capace l’autrice.