Schermi e Lavagne

Sfida

Il segno rosso del coraggio

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di Stephen Crane (Garzanti, 2006)
(da 15 anni)

 

Trama

Stati Uniti, anni Sessanta del diciannovesimo secolo. Allo scoppio della Guerra Civile, Henry decide di arruolarsi, nonostante non abbia ancora l’età per farlo. Qualcosa lo spinge ad andarsene dal suo paesino per mettersi alla prova, per dimostrare di essere grande. Giunto al fronte, durante gli interminabili giorni d’attesa, Henry si confronta con i propri pensieri, prova ad immaginarsi come reagirà in battaglia, se sarà coraggioso o codardo; non sopporta i suoi compagni di reggimento, che si ubriacano, cantano, scherzano, e rimane serio, a riflettere sulla sua missione.
Il nemico arriva, e Henry, senza nemmeno accorgersene, scappa. Ma durante la fuga assiste alla morte di un amico, completamente insanguinato: torna sul campo, a cercare anche lui di macchiarsi col segno rosso del coraggio, e con totale sprezzo del pericolo trascina la bandiera e i compagni alla vittoria. Da quel giorno tutto cambierà, come se all’interno del giovane fosse avvenuta una trasformazione radicale.

Citazione

«Un uomo vicino a lui, che fino allora si era applicato febbrilmente al suo fucile, improvvisamente si fermò e scappò urlando. Un ragazzo il cui volto aveva mantenuto un’espressione di sublime coraggio, l’espressione maestosa di colui che non tema di dare la vita, in un attimo fu preda della disperazione. Sbiancò come uno che nel fondo della notte arriva sul ciglio di una scogliera, e se ne rende conto d’un tratto. Fu come una rivelazione. Egli pure gettò per terra il fucile e fuggì. Sul suo viso non c’era alcuna vergogna. E correva come una lepre.»

Commento

Lo stile ha in questo caso un ruolo davvero fondamentale: nonostante non abbia mai visto un campo di battaglia, Crane riesce a dare da una parte un impatto immediatamente visivo alle vicende, grazie ad una prosa impressionista di grande effetto, dall’altra a mettere in primo piano l’atmosfera, un senso sospeso di attesa che fa da scenario alla prima metà del libro. Su questa cornice la psicologia dei personaggi principali è indagata e restituita al lettore in profondità, gli stati d’animo e i cambiamenti che in essi avvengono emergono con forza, mentre rimangono sullo sfondo come comparse i personaggi secondari.
Scritto 30 anni dopo la Guerra Civile, è considerato ad oggi il romanzo più valido sull’argomento; oltre ad essere un vero capolavoro della narrativa di guerra, emblematico e universale, è anche una storia sul confronto tra coscienza, volontà, e realtà, sulla nascita della consapevolezza e sulla crescita interiore; è la storia di una iniziazione ma anche, come diceva lui stesso, un ritratto psicologico della paura. Hemingway ha definito il romanzo “uno dei migliori libri della nostra letteratura”.

Parole chiave

Guerra, coraggio, crescita

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