Fare le scelte

“La certezza che, a torto o a ragione, abbiamo del risultato di una azione, attribuisce a quest’ultima una coloritura di tipo particolare; al contrario, quando non siamo sicuri della riuscita dei nostri progetti, quando siamo consapevoli dell’incertezza dell’esito, non è solo il nostro quantum di sicurezza a scemare, ma tutta la nostra maniera d’agire acquista un carattere affatto speciale, sia interiormente sia esteriormente.” (Simmel, p. 20) Il carattere speciale dell’avventura è in quello che altrove abbiamo chiamato “radicalità”. L’atto di volontà, la sfida nei confronti dell’imprevedibile e dell’imponderabile ci mette necessariamente in una situazione in qualche modo estrema, ogni pensiero e ogni azione possono diventare decisive. Per questo l’avventura comporta sempre la centralità della scelta, dei bivii che ci si trova ad affrontare in cui vale solo una regola: non c’è ritorno possibile, solo un altro bivio più avanti.
Emerge con forza il tema della responsabilità, ulteriore emergenza pedagogica che l’avventura aiuta a considerare: non valgono giustificazionismi, deleghe a colpe e condizionamenti altrui, possibili rimozioni. Sempre ci si trova da soli di fronte al proprio destino, come è giusto che sia in ogni forma di inziazione e di crescita.

Romanzi

11-13 anni
A.-L. Bondoux, Linus Hoppe. Contro il destino, Giunti, Firenze, 2007
M. Milani, L’uomo venuto dal nulla, Fabbri, Milano, 2000
R. Murphy, La ragazza che toccò le nuvole, Buena Vista, Milano, 2005
C. Barker, La casa delle vacanze, Rizzoli, Milano, 2008

14-16 anni
S. Westerfeld, Brutti, Mondadori, Milano, 2006
M. Carlotto, Il fuggiasco, E/O, Roma, 2007
F. Geda, Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani, Instar Libri, Torino, 2007