Schermi e Lavagne

Viaggio

Agata e pietra nera

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di Ursula K.Le Guin (Salani, 1994)
(da 13 anni)

 

Trama

Owen e Natalie non si sono mai parlati. Si incontrano per caso un martedì di novembre, tornando da scuola, perché sull’autobus che li riporta a casa c’è un solo posto libero, proprio davanti a Natalie. Fino a quel momento Owen ha confessato al lettore la sua situazione di crisi: a diciassette anni non si riconosce affatto nel perfetto teen-ager americano tutto basket e motori e non riesce a comunicare né con i suoi coetanei né con i genitori. Detesta il gruppo, ma in primo luogo detesta se stesso. Natalie rappresenta un punto di svolta non programmato, che apre a Owen la strada del cambiamento, in positivo. Lei è più grande e sogna di diventare compositrice. Tra i due ragazzi nasce un legame speciale, che matura giorno per giorno nel corso dei mesi, fino a un apice, coinvolgente e gratificante al punto che loro stessi faticano a definire se si tratti di amicizia o di amore. È allora, nel momento in cui ciascuno prova a dare un nome preciso ai sentimenti propri e altrui, che il gioco del conoscersi si arresta. Ci vorranno una pausa di tempo e un distacco fisico per tornare a cercarsi e capirsi.

Citazione

«E questo è il punto: che una cosa senza importanza possa essere tanto importante. Si tende a pensare che gli eventi fondamentali debbano essere solenni, e grandiosi, con sottofondo di violini. È difficile rendersi conto che le cose realmente fondamentali sono soltanto piccoli, normali avvenimenti e decisioni, e che quando invece c’è musica di sottofondo e luminarie e vestiti di gala, non accade assolutamente nulla di decisivo.»

Commento

Il testo, costituito da pensieri e riflessioni dettati a un registratore, è un fluire diretto, un parlato ritmico che ricorda molto quello del Salinger di Il giovane Holden. Ciò permette di mostrare i due personaggi con estrema nettezza e senso della misura, sempre però da un punto di vista, che è quello del ragazzo. La loro storia è quella comune a molti adolescenti, in difficoltà nello scoprirsi in cambiamento ed estremamente vulnerabili nel momento in cui ragione e sentimento non trovano un punto di equilibrio: è impossibile, pare, capire dove sia il confine tra amicizia e amore, e scegliere come muoversi. Nel testo della Le Guin le parole hanno peso e sostanza, e riflettono direttamente i paesaggi interiori: il panico è panico; la solitudine, solitudine; la gioia gioia; un patto un patto. La distanza e l’attesa, quando si impongono, non segnano una rottura definitiva tra chi si vuole bene, ma hanno il valore di un respiro necessario affinché i rapporti maturino e durino nel tempo.

Parole chiave

Identità, amicizia/amore, rapporti familiari, passioni

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Sull'autore
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Intervista su Acoma
Intervista (in inglese)
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