Schermi e Lavagne

Sfida

Brutti

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di Scott Westerfeld (Mondadori, 2006)
(da 14 anni)

 

Trama

In un futuro non molto lontano tutti i ragazzi, al compimento del loro sedicesimo anno, vengono prelevati e portati in una clinica. Dopo 24 ore ne escono perfetti. Difetti fisici, altezza, colore degli occhi e dei capelli sono modificati secondo parametri standard decisi da apposite commissioni di scienziati in tutto il mondo: in questo modo più nessuno potrà dire di essere migliore di altri. L’operazione è completamente gratuita e obbligatoria per legge. Tally aspetta da una vita l’intervento, è stanca di vedersi brutta e vuole riunirsi ai suoi amici, già perfetti, che vivono dall’altra parte della città, su un’isola dove tutto sembra concesso. A pochi mesi dall’intervento incontra Shay, ragazzina intraprendente che dimostra subito di avere un carattere deciso. Insieme diventano delle “combinaguai” inseparabili fino a quando una rivelazione sconvolgente le porterà su strade diverse. Shay non vuole fare l’operazione, vuole poter decidere liberamente della sua vita, vuole essere se stessa fino in fondo e confessa all’amica che c’è solo un modo per scegliere: scappare, fuggire in una lontana città dove, la leggenda racconta, si è liberi, anche di essere “brutti”. Tally non comprende fino i fondo la decisione dell’amica. Perché rinunciare ad una vita migliore? Perché scegliere di non essere perfetti? Per capire dovrà intraprendere un lungo viaggio.

Citazione

«Tally non aveva mai visto nessuno crescere naturalmente superati i sedici anni, e ora non poté fare a meno di chiedersi quanto dell’essere brutti dipendesse dal fatto di avere una età particolare.[…] Se solo gli esseri umani fossero stati più intelligenti, abbastanza evoluti da trattare tutti nello stesso modo anche se erano diversi. Anche se erano brutti.»

Commento

Il romanzo racconta di un mondo perfetto dove a decidere non è più l’uomo ma la scienza. Il futuro è deciso da una operazione, da interventi estetici che risolvono problemi di insicurezza sociale e minano la capacità di scelta del singolo. L’essere conformati ad un certo standard di bellezza sta rientrando nella norma, sempre più le statistiche ci dicono che i giovani ricorrono alla chirurgia estetica per entrare nel mondo del lavoro e non solo. L’adolescenza è esposta a rischi di omologazione, non solo nella moda, ma anche nel pensiero. I “perfetti” accettano gli stessi caratteri fisici e non subiscono il fascino della ribellione, quella ribellione intrinseca all’età. Nessuno sembra schierarsi, disobbedire alla legge, incrinare l’ordine costituito. Intelligentemente il libro dimostra tutte le crepe di questo futuro e le incongruità di un mondo che non ammette la diversità come risorsa ma anzi la condanna. La scelta, il dissenso, la libertà diventano, allora, l’unico modo per decidere del proprio futuro.

Parole chiave

Distopia, amore, crescita, diversità

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