Schermi e Lavagne

Avventura nei sensi

Al limite estremo

Bookmark and Share
copertina dell'edizione americana

di Gary Paulsen (Mondadori, 1995)
(da 12 anni)

Trama

Dopo il divorzio dei genitori, Brian riceve come regalo per i suoi 13 anni un’accetta e un viaggio su un piccolo biplano. Durante il volo il pilota è colto da malore, e il ragazzo riesce un atterraggio di fortuna in un lago sperduto, a centinaia di chilometri da ogni forma di civiltà. Consapevole che passerà molto tempo prima che venga recuperato, Brian si organizza, e può constatare quanta sia la distanza tra ciò che si crede di sapere e quello che la realtà richiede. Come Robinson, inizia con un inventario dei suoi averi, e nei giorni seguenti grazie all’accetta si costruisce un riparo, impara ad accendere il fuoco e coglie come cibo quel che la natura gli mette a disposizione. Col passare delle settimane, pur riconoscendosi cresciuto, Brian cade in uno stato di depressione grave. Al limite delle energie, vede finalmente se stesso come parte di quella natura che lo circonda, e trasforma ciò che era ostacolo in mezzo; come rinato, ripercorre lentamente il cammino dell’uomo, dalla raccolta, all’allevamento, alla caccia, e resiste da solo in quelle condizioni per 54 giorni.

Citazione

«L’acqua gli restituiva un’immagine in cui si trovò cambiato, più asciutto. Non era mai stato grasso, semmai pienotto. Ma ora gli sembrava che fossero spariti persino i cuscinetti di ciccia dai fianchi. La fame aveva scavato il suo stomaco. E il sole, dopo averlo scottato, gli aveva dato un’abbronzatura color cuoio. Ma forse, più che nel corpo, era cambiato dentro. Nella testa. Non sono più lo stesso, pensò.»

Commento

Gary Paulsen, magnifico narratore di avventura, ha creato con questo romanzo, e con il seguito L’inverno di Brian (scritto dopo una valanga di richieste da parte dei giovani lettori), un mirabile rifacimento contemporaneo del Robinson Crusoe. Il “naufragio” di Brian in questo luogo lontano da tutto, dalle comodità e dai videogiochi, dagli amici e dalla famiglia, avviene proprio dopo il difficile divorzio dei genitori, come se il destino avesse voluto metterlo di fronte a una obbligatoria rinascita. Il ragazzo affronta la solitudine, la paura, i fantasmi del passato, le leggi della natura, soffre e sbaglia, ma è sempre cosciente della crescita fisica e interiore, risultato del contatto diretto con la natura: i suoi sensi si acuiscono, guadagna equilibrio e saggezza, diventa uomo passando per una serie di riti iniziatici, imposti o volontari.
La disavventura ha un altro lato positivo: la riscoperta della natura, dei suoi ritmi, delle sue dimensioni oggi sconosciute, e la ritrovata consapevolezza dei limiti dell’uomo.

Parole chiave

Solitudine, crescita, foresta

Approfondimenti in rete

Sull'autore
Sito (in inglese)
Blog
Wikipedia
Gary Paulsen. Sull’avventura e su altre sciocchezze ('Hamelin' n° 19 , Nostalgia dell’avventura)