Schermi e Lavagne

Avventura nei sensi

La lotta per la vita

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di Jack London (Cargo, 2006)
(da 14 anni)

Trama

Una raccolta di quindici racconti, tra i più belli di London, scritti tra il 1899 e il 1914, il cui tema dominante è il rapporto tra l’individuo e il mondo, l’elevarsi del singolo, il farsi quasi eroe, e l’essere poi ricacciato indietro e risucchiato dal ciclo della vita e della morte. I primi cinque racconti ci portano nel mondo di London più conosciuto, quello dei grandi spazi, della lotta impari, romantica e spietata, con la natura, e quasi tutti vedono la morte del protagonista, e un suo tornare ad essere parte di essa. Poi l’indagine si sposta verso l’interno, la natura umana, il confronto con la comunità, in situazioni cittadine: la lotta per la vita cambia ambientazione, e si compie in un ospedale psichiatrico, in fabbrica, nei cortei sindacali, sul ring, nell’arena della corrida.

Citazione

«la mano gli corse verso la legna. Solo quello rimaneva a separarlo dall’eternità che spalancava le fauci su di lui: la misura della sua vita era una manciata di rami secchi. Uno dopo l’altro sarebbero andati ad alimentare il fuoco, e proprio così, un passo alla volta, la morte gli sarebbe venuta incontro. (…) La testa gli sarebbe caduta sulle ginocchia e lui avrebbe riposato. Era facile. Tutti gli uomini devono morire.
Non si lamentava. Questa era la vita, ed era giusto che fosse così.»

Commento

Pur toccando argomenti molto diversi e ambientazioni tra loro lontanissime (la foresta, il piccolo paese, la metropoli, la fabbrica, il ring...), c’è un cuore comune tra tutti questi splendidi racconti, ed è il tentativo sempre schietto di sondare le profondità dell’uomo, toccare la verità, spesso tragica, sul suo posto nel mondo, mettendolo costantemente a confronto con i cicli immutabili e ciechi della natura, con gli animali e con i suoi simili. Sempre questa immersione totale nella natura umana narra di momenti singoli e avventure particolari, capaci però di far cogliere significati universali, un po’ come accade nel miglior Hemingway, che gli è profondamente debitore. Straordinaria in London, come dimostrano clamorosamente Zanna Bianca o Il richiamo della foresta, è la capacità mimetica, che gli consente di entrare davvero nella natura, che sia un giovane uomo, un vecchio, un animale, o anche uno scenario, e restituircene il punto di vista, anche se remoto o crudele. Sono tanti in questi racconti gli sconfitti e le morti, ma non sono mai fuori luogo, si inseriscono perfettamente in un ciclo della vita più grande, che di essi si nutre.

Parole chiave

Rapporto uomo-natura, critica sociale, ciclo della vita

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