Schermi e Lavagne

Incontro con l'altro

L'ultimo elfo

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di Silvana De Mari (Salani, 2008)
(da 11 anni)

 

Trama

Dopo un diluvio che ha distrutto il suo paese, Yorsh, un piccolo elfo ingenuo e assolutamente indifeso, si ritrova a vagare solo verso chissà dove. Si accorgerà ben presto di avere sulle spalle un peso enorme: è l'ultimo degli elfi, e dopo di lui la stirpe si estinguerà. Lungo il cammino fa conoscenza con due umani, che superando la naturale avversione degli uomini nei confronti degli elfi, proseguono il viaggio con lui. Giunti alla città di Daligar, però, i tre vengono imprigionati per ordine del tirannico "Giudiceamministratoredelegato", e condannati a morte. Un'antica profezia però dice che l'ultimo elfo e l'ultimo drago sono destinati ad incontrarsi, e a dare un futuro migliore al mondo: dopo una fuga rocambolesca Yorsh raggiunge il rifugio di un vecchio drago, che porta in grembo l'ultimo della specie. L'elfo rimarrà lì a studiare per anni nell'immensa biblioteca, poi, adolescente, a far da maestro al cucciolo di drago, per poi tentare insieme di restituire la libertà agli uomini.

Citazione

«Sua nonna diceva che se sognavi abbastanza forte le cose diventavano vere. Ma la nonna non riusciva più a sognare. Un giorno la mamma era andata nel posto da cui non si ritorna, e la nonna non era più riuscita a sognare nulla. E lui era troppo piccolo per sognare. O forse no.
Il piccolo elfo chiuse gli occhi per qualche secondo e sognò più forte che poteva. Sentì sulla pelle la sensazione dell'asciutto, di un fuoco acceso. Sentì i piedi che gli si scaldavano. Qualcosa da mangiare.Il piccolo elfo riaprì gli occhi. I piedi gli sembrarono ancora più gelidi e lo stomaco ancora più vuoto. Non aveva sognato abbastanza forte.»

Commento

Fantasy ricco di profondità, ironico e ben scritto, capace di rispettare e stravolgere insieme i topoi del genere, e di fondere una forte eticità, il senso etico della lotta per la giustizia e un irresistibile umorismo, caratteristica quest'ultima assai rara nel genere. Silvana De Mari è psicoterapeuta, e nasconde nella struttura e nell'ambientazione fantastica simboli e meccanismi capaci di dialogare con le parti più profonde del lettore, al punto da rendere il libro adatto ad ogni età, dai dieci anni in su.
L'ultimo elfo è anche un viaggio di formazione con tutte le tappe classiche delle fiabe, dall'incontro con l'aiutante agli ostacoli da superare, e infatti accompagna il protagonista dalla prima infanzia (la prima parte del romanzo) all'adolescenza (la seconda), dall'essere allievo all'essere maestro. Elemento fondamentale è il cambio dei punti di vista, la rottura dello stereotipo, il giocare con l'incongruo, che si traducono in mutamenti di prospettiva obbligati, utilissimi per sviluppare una maggiore capacità di comprendere l'Altro.

Parole chiave

Crescita, destino, responsabilità

Approfondimenti in rete

Sull'autore
Sito ufficiale
Wikipedia
Informazioni
Intervista 1., intervista 2. ('Hamelin' n° 17, La costruzione del lettore), intervista 3.
Sul libro
Recensione 1., recensione 2. ('Hamelin' n°14, L'ultima ora. adolescenti e scuola)
Effetto Rashomon
. Narrazioni e punti di vista ('Hamelin' n° 15)
Commenti di giovani lettori