Le burrascose avventure di Giovannino Guareschi nel mondo del cinema
Omaggio della Cineteca di Bologna a Guareschi nel centenario della nascita
dal lunedì al venerdì ore 9.00 – 17.00
sabato, domenica e festivi ore 10.00 – 18.00
chiusa nel mese di agosto
ingresso gratuito
Giovannino Guareschi, umorista eclettico ed estroso, sperimentò diverse forme espressive: dal fumetto alla novella, dal romanzo alla caricatura. Dagli anni Trenta affrontò anche il cinema, prima come gagman poi come collaboratore alla sceneggiatura; una volta divenuto famoso con la serie di racconti di Mondo piccolo, i suoi protagonisti Don Camillo e Peppone divennero fonte di ispirazione per il cinema. Dal 1952 iniziò una delle saghe cinematografiche e delle coproduzioni italo-francesi più fortunate e popolari, che si protrasse fino a pochi anni prima della morte dell'autore, avvenuta nel 1968.
Per rendere omaggio a Guareschi, nel centenario della sua nascita e nel quarantennale della morte, la Cineteca di Bologna organizza una grande mostra espositiva che ricostruisce la genesi e la storia della celebre saga di Don Camillo.
La mostra espone disegni originali, fotografie e documenti inediti a partire da Mondo Piccolo e da un film dimenticato di Fernando Cerchio, Gente così (1949), dove già appare un personaggio di prete combattivo e generoso. Presenta poi i primi due film diretti da Julien Duvivier, interpretati da Fernandel e Gino Cervi, ed i successivi di Carmine Gallone e Luigi Comencini, mostrando l’avventurosa esperienza di Guareschi che interpreta Peppone, prima di Fernandel, nel Don Camillo del 1952 e le significative varianti esistenti fra le versioni francesi e quelle italiane dei due film di Duvivier, soggette ai drastici interventi della censura dell'epoca.
Il percorso si conclude con La rabbia, un film di montaggio in cui Guareschi si cimenta in prima persona con il cinema, utilizzando uno stile analogo a quello delle sue vignette e dei suoi racconti umoristici e satirici, e una sezione particolare dedicata al rapporto tra la sua satira, la televisione e il cinema.
Scopo della mostra è di rendere concretamente visibili gli snodi difficili e accidentati del rapporto di Guareschi con il cinema: un rapporto di odio e amore, come dimostrano, da un lato, le lettere di accuse rivolte dallo scrittore all'ambiente cinematografico e, dall'altro, gli elementi di ispirazione cinematografica che si ritrovano nella sua opera di disegnatore fin dagli anni Trenta, nella configurazione in forma di sequenza cinematografica di alcune strisce a fumetti, così come nella derivazione di alcuni personaggi (il dottor Mabuse) da film famosi.
Catalogo della mostra a cura di Egidio Bandini, Giorgio Casamatti e Guido Conti (MUP-Monte Università Parma Editore, Parma 2008, pp. 294, Euro 29,00)