METROPOLIS

(Germania/1925-27) R.: Fritz Lang. D.: 149'. Did. tedesche

Restauro della versione più completa esistente, promosso dalla Murnau Stiftung e dalla Deutsche Stiftung Kinemathek

Musiche composte da Gottfried Huppertz e dirette da Frank Strobel, eseguite dall'Orchestra del Teatro Comunale

La mutilazione del monumentale film cominciò subito dopo la prima del 10 gennaio 1927 al Berlin Ufa-Palast am Zoo. Approvata dalla commissione cinematografica, la versione di 4189 metri fu proiettata per quattro mesi senza successo; di conseguenza l'Ufa ritirò il film e licenziò una versione molto più breve, lunga 3241 metri, per distribuirla nell'estate 1927. L'Ufa basò questa versione, destinata alla distribuzione nazionale e internazionale, sulla copia di distribuzione americana, prodotta già nel 1926 e ridotta di un quarto rispetto all'originale dalla Paramount, giungendo a una lunghezza accertata di

3100 metri. Lo sceneggiatore Channing Pollock, cui fu affidato l'incarico di accorciare il film, apportò cambiamenti notevoli: tra le altre cose eliminò la rivalità tra Fredersen e l'inventore Rotwang per una donna (Brigitte Helm) amata e perduta da entrambi, cancellando così le motivazioni che portano alla costruzione di un robot femmina. Per decenni si pensò che esistessero solo un negativo originale e copie della versione accorciata usata per la distribuzione in Germania e all'estero. La versione acquistata dal distributore cinematografico Adolfo Z. Wilson subito dopo la prima a Berlino nel gennaio 1927 - e dunque prima dei tagli - fu distribuita nei cinema argentini nel maggio 1928. Dopo la distribuzione commerciale la copia argentina divenne proprietà privata del critico cinematografico Manuel Peña Rodriguez, la cui collezione - passando per il Fondo Nacional de las Artes - raggiunse infine il Museo del Cine Pablo C. Ducros Hicken. Negli anni Settanta, dalla consunta nitrocopia della pellicola fu prodotta una copia di sicurezza su negativo 16mm per mezzo di un processo che - a quanto si ritiene oggi - non fu sottoposto a una supervisione competente. Sembra che il materiale in nitrato facilmente infiammabile, che riportava danni e macchie ora visibili sulla copia, sia stato in seguito distrutto. Per decenni nessuno ha saputo nulla del tesoro nascosto a Buenos Aires. Questa versione di Metropolis, unica al mondo e a lungo dimenticata, è stata ritrovata da Fernando Martín Peña e Paula Félix-Didier, direttrice del Museo del Cine, che si è subito resa conto della portata della scoperta e nel giugno 2008 ha contattato la Germania. Il primo esame si è svolto poco dopo e il materiale è stato portato a Wiesbaden nel luglio 2009. Attualmente si sta procedendo a una nuova registrazione della colonna sonora e al restauro digitale della pellicola.

Le condizioni problematiche del materiale ritrovato rappresentano la sfida più impegnativa per il restauro. Le scene e le inquadrature finora mancanti sono state trovate sotto forma di controtipo 16mm il cui originale era una consunta copia di distribuzione 35mm proveniente dall'Argentina. Malgrado le avanzate tecniche di restauro, gli spezzoni recentemente scoperti - per la lunghezza di più di trenta minuti - si distaccheranno comunque dalla qualità fotografica della versione del 2001. La musica svolge un ruolo importante nel restauro del montaggio originale: la partitura di Gottfried Huppertz - insieme alle recensioni dell'epoca e alle informazioni sulla censura - ha infatti rappresentato la fonte più importante per la squadra di restauratori composta da Martin Koerber, Frank Strobel e Anke Wilkening.

 

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Il Cinema Ritrovato
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