TRILOGIA DI MACISTE – 1° ep. Maciste contro la morte
(Italia/1920) R.: Carlo Campogalliani. D.: 30'.
Accompagnamento al piano di Antonio Coppola
Maciste, nel corso della sua lunga e onorata carriera, ha flirtato con generi, contesti e stili di narrazione molto diversi fra loro. La continuità seriale è garantita dalla presenza, dalle caratteristiche e dalle funzioni del personaggio principale, secondo una logica di variazione sul tema. Ne La Trilogia di Maciste, invece, viene sperimentato un modello di serialità più forte che prevede continuità narrativa tra le parti, sfruttando la suspence dell'azione sospesa alla fine dell'episodio. Il film può essere considerato un tentativo, rimasto piuttosto isolato, di "normalizzare" il personaggio riconducendo le sue avventure ai più classici topoi del film d'azione allora in voga: gli inseguimenti, le trappole, i rapimenti si susseguono secondo un principio di accumulazione; i personaggi riprendono letteralmente i profili delle dramatis personae da fiaba, ivi compresa la principessa in pericolo; per avere ragione dei nemici Maciste elabora trovate macchinose debitrici più alla cinegenia che alla razionalità. Chiosa un commentatore: «Purché ci sia movimento, che importa della logica e del buon senso?». In questo contesto, il film trova i suoi momenti più felici nelle scene in esterno in cui il realismo delle locations offre nuova linfa alle convenzioni di genere. Quando Pagano si aggira nel porto tra i moli e le casse in attesa di carico, l'allegria dell'ex camallo genovese nel ritrovarsi in luoghi un tempo così familiari è evidentemente autentica e contagiosa. Carlo Campogalliani, nel duplice ruolo di attore e regista, è una spalla ingombrante, spesso impegnata a "rubare" la scena al divo in carica. La principessa è Letizia Quaranta, sorella della Lydia che fu partner di Pagano in Cabiria, mentre la seconda donna è una graziosa Ria Bruna, impegnata coi suoi languori a consolare l'eroe, reduce l'anno precedente dalla delusione sentimentale del Maciste innamorato.
Il restauro è stato realizzato a partire da un positivo nitrato a colori, conservato dagli Archives Françaises du Film (Centre National de la Cinématographie) di Bois d'Arcy. La copia è un rimaneggiamento preparato per il mercato francese in cui i tre episodi vengono accorpati in un unico lungometraggio di più di due ore. Il progetto di restauro, realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e della Cineteca del Comune di Bologna, ha ripristinato l'originaria divisione in tre capitoli, segnalando le lacune, reintegrando e ricollocando le didascalie in base alla traccia fornita dai documenti di produzione conservati dal Museo di Torino. Il restauro è stato eseguito presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata di Bologna nel giugno 2010.
(Stella Dagna, Claudia Gianetto)
Tariffe:
Biglietto per fasce orarie (valido tutta la mattina o tutto il pomeriggio):
Intero: Euro 6
Ridotto: Euro 4 (soci FICC, studenti universitari e anziani
Ridotto Amici della Cineteca: Euro 3,00
Info e abbonamenti
Numero posti: 174
Aria Condizionata
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