Uno spazio per la creatività e i film d’esordio
Due donne registe tra le più innovative del panorama internazionale, Claire Simon, con il suo ultimo Les Bureaux de Dieu e Sylvie Verheyde, con Stella, sorprendente film della stagione. L’incontro con due produttori europei coraggiosi e di qualità, Richard Copans (produttore del film della Simon) e Peter Carlton, produttore di Hunger, il film sull’eroe repubblicano irlandese Bobby Sands, vincitore della Camera d’Or (il premio alla migliore opera prima) all’ultimo festival di Cannes.
I film più interessanti prodotti dalle scuole europee di cinema, 29 film da 15 paesi. Ma anche un omaggio ad una delle più prestigiose scuole americane, la Tisch School of the Arts della New York University, con una selezione ghiottissima che va dal primo Scorsese, al primo Stone, dal primo Jarmush, al primo Coen, ecc. Il meglio del cinema indipendente italiano, 35 film e 15 documentari. Una selezione di quello che il nostro territorio produce, dal film marocchino Ti ricordi di Adil?, realizzato tra Casablanca e Bologna, a Mesmer vacuum nel quale i protagonisti del Teatrino Clandestino sperimentano nuovi territori visivi, forzando i confini delle regole cinematografiche.
E poi incontri con i registi, lezioni di cinema, Officina delle opere prime con 15 progetti di film che ci sono parsi degni di essere osservati da una platea di produttori. E ancora, i film realizzati nelle scuole dell’obbligo della nostra Regione, il Premio Luca De Nigris, le opere selezionate da Iceberg, …
Officinema festival è un cantiere creativo, dove s’incontrano giovani esordienti e professionisti che ancora non hanno rinunciato alla sperimentazione, a ricercare nuovi linguaggi, a sorprendere gli spettatori con l’intelligenza e la creatività. Un festival molto lontano dai tappeti rossi, dai divi, dai salotti in cui appaiono sempre le stesse facce, dal cinema dei figli di, dai panettoni natalizi, dai Multiplex. Un festival orgoglioso della propria diversità creativa, attraversato da una potente energia creativa, che spinge tutti partecipanti a mettersi in gioco, a muovere i primi passi, a cercare di comunicare le proprie idee e le proprie visioni; come se il cinema nascesse oggi per la prima volta.
Se v’interessa vedere quello che il mercato cinematografico, quello dell’home video e quello televisivo italiano non vi farà vedere, venite al Lumière dal 18 al 22 febbraio. Il biglietto giornaliero costa 3 euro, sarà come abbeverarsi ad una nuova sorgente della visione.
Gian Luca Farinelli