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La corona di ferro: il film 'pacifista' di Blasetti

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Alessandro Blasetti fu intellettuale tra i fondatori della prima scuola nazionale di cinema, uomo di spettacolo, sperimentatore, grande tecnico e insieme artista capace di elaborare un progetto di cinema unitario in cui un'intera generazione di cineasti può riconoscersi.
Nel patrimonio della Cineteca anche il Fondo Blasetti, fonte privilegiata per conoscere la figura del cineasta e per studiare la storia del cinema e della televisione nazionali.

Di seguito, un estratto della ricostruzione romanzata della prima di La corona di ferro (1941), film 'pacifista' di Blasetti:

"Quella fatidica sera dell'1 settembre 1941 il regista Alessandro Blasetti era nervoso. Nella sala del cinema San Marco di Venezia, dove s'era ristretta la Mostra del cinema rinunciando per gli eventi bellici ai fasti del Lido, stava per iniziare la proiezione del suo nuovo film La corona di ferro. E al posto d'onore, proprio al centro della balconata, sedeva il ministro germanico per la propaganda Joseph Goebbels, con una smorfia che non prometteva niente di buono: qualche spia, che nel cinema non manca mai, l'aveva certo messo sull'avviso riguardo ai contenuti poco allineati del kolossal italiano.
Forse colui che chiamavano 'il Diavolo zoppo' sapeva già che l'attore Gino Cervi nella parte di re Sedemondo incarnava un tiranno alla bolognese, con modi e accenti che potevano suonare allusivi alla persona del Duce; e magari l'avevano avvertito che in sottofinale i due eserciti nemici anziché scontrarsi buttavano le spade e dagli anfratti della terra riemergeva la mitica corona ferrea simbolo di pace. Un auspicio alquanto controcorrente mentre le truppe dell'Asse stavano combattendo in cielo, terra e mare".
'La Corona di ferro sgradita a Goebbles' di Tullio Kezich, Corriere della Sera, 25 luglio 1991

Fino al 22 marzo in mostra al Museo del Roma per I vestiti dei sogni, tra gli altri, gli splendidi abiti del film La corona di ferro. L'ideatore è il grande costumista Gino Carlo Sensani: uomo di ricchissima cultura e talento figurativo, interpreta la professione con una consapevolezza fino ad allora ignota. Il talento di Sensani risplende soprattutto nei grandi affreschi del cinema epico blasettiano dei primi anni Quaranta. Nel film La corona di ferro - il primo fantasy del cinema italiano - tessuti scolpiti, arabeschi d'oro, ci introducono in una dimensione storica mai vista prima:

"La pesantezza di questi abiti sa di Medioevo, ma Sensani la alleggerisce e la arricchisce con tocchi di misteriose garze, leggerissime, che celano inquietanti figure femminili: improvvisamente eccoci proiettati in una dimensione fantastica, da Mille e una notte".
Stefano Masi

Nella gallery, ritagli stampa, fotografie e bozzetti del film conservati nel Fondo Blasetti.

Galleria Fotografica