Domenica 26 giugno 201118.15
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

GRÄNSFOLKEN

(Svezia/1913) di  Mauritz Stiller (45')

Accompagnamento al piano di Guenter Buchwald

Presenta Jon Wengstrom

Sog.: da un racconto di Émile Zola; Scen.: Peter Lykke-Seest; F.: Julius Jaenzon, Hugo Edlund; Int.: Richard Lund (Gregori), Egil Eide (Ivan), Edith Erastoff (Katjuscha), John Ekman (Alexei Potowski); Prod.: AB Svenska Biografteatern; Pri. pro.: 21 novembre 1913
35mm. L.: 876 m. D.: 45' a 17 f/s. Col. Didascalie svedesi / Swedish intertitles
Da: Swedish Film Institute
Nel 2009 la Filmoteka Narodowa di Var-savia ha annunciato il ritrovamento di una copia nitrato imbibita con didascalie tedesche. Le Archival Film Collections dello Swedish Film Institute hanno avuto temporaneamente accesso a questo materiale e nel 2011 è stato prodotto un duplicato negativo dal quale è stata stampata questa copia a colori. Le didascalie svedesi sono state ricostruite a partire dalla ristampa di una lista delle didascalie e inserite nel nuovo negativo.

Per la conservazione è stato prodotto un secondo duplicato negativo. La scoperta nel 2009 della copia nitrato imbibita di Gränsfolken (1913) di Mauritz Stiller nella Filmoteka Narodowa di Var-savia è stata letteralmente sensazionale. Prima di questo ritrovamento si pensava che i film più antichi di Stiller a essere sopravvissuti fossero Hämnaren e Madame de Thèbes del 1915 (proiettati a Il Cinema Ritrovato rispettivamente nel 2003 e nel 2007) e che non si fosse preservato nessuno dei film risalenti agli anni 1912-14, cioè al primo ed estremamente prolifico periodo della produzione del regista, durante il quale diresse nientemeno che venti film.

Molto probabilmente, Gränsfolken fu il film di maggior successo tra le prime opere di Stiller; la società di produzione Svenska Biografteatern vendette 41 copie a 17 Paesi. La sceneggiatura dello scrittore norvegese Peter Lykke-Seest si incentra su una storia di rivalità fraterna e nazionale in un'imprecisata cornice nordica, ma Stiller spostò l'ambientazione a est, in un contesto che gli era familiare. Non solo i nomi dei personaggi suggeriscono un'ambientazione più o meno russa, ma gli ornamenti sacerdotali, gli strumenti musicali, i costumi e i copricapi che appaiono durante la cerimonia nuziale nel primo rullo fanno pensare ad un'ambientazione slavo-ortodossa. Lo stile del film è piuttosto arcaico, praticamente non vi sono movimenti di macchina e una buona parte dell'azione si svolge frontalmente, direttamente davanti alla cinepresa. Stiller crea dinamismo facendo muovere i personaggi lungo l'asse di profondità, e talvolta l'azione si svolge a diverse profondità di campo nella stessa inquadratura. Stiller crea inoltre interessanti schemi visivi sfruttando le figure geometriche presenti nello scenario per creare cornici all'interno dell'inquadratura (gli esterni furono girati a Visby, con gli archi della famosa cinta muraria medievale). L'inclusione di Gränsfolken tra i film sopravvissuti di Stiller offre nuovi importanti elementi sull'evoluzione tematica e stilistica del regista.
(Jon Wengström)

Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
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