A GIRL IN EVERY PORT
(USA/1928) di Howard Hawks (76')
Genesi e disavventure di un'amicizia virile. Prima apparizione di questo tema in Hawks che lo
T. it: Capitan Barbarblù; Sog.: Howard Hawks; Scen.: Malcolm Stuart Boylan, Seton I. Miller, Reginald Morris, James K. McGuinness; F.: L. William O'Connell, Rudolph J. Berquist; Mo.: Ralph Dixon; Scgf.: William S. Darling, Leo E. Kuter; Co.: Kathleen Kay; Int.: Victor McLaglen (Spike Madden), Robert Armstrong (Bill alias «Salami»), Louise Brooks (Tessie/ «Godiva»); Maria Casajuana (Chiquita di Buenos Aires), Gladys Brockwell (Madame Flore), Sally Rand (ragazza di Bombay), William Demarest (uomo di Bombay), Phalba Morgan (Lena, la ragazza olandese), Gretel Yoltz (altra ragazza olandese), Felix Valle (il marito di Lena), Francis MacDonald (capobanda), Leila Hyams (moglie del marinaio), Nathalie Kigston (ragazza dei mari del sud), Natalie Joyce, Elena Jurado, Dorothy Mathews (ragazze di Panama), Caryl Lincoln (ragazza di Liverpool), Michael Visaroff; Prod.: William Fox e Howard Hawks per Fox Film Corporation; Pri. pro.: 18 febbraio 1928
35mm. L.: 1739 m. D.: 76' a 20 f/s. Bn. Didascalie inglesi / English intertitles
Da: Österreichisches Filmmuseum per concessione di Twentieth Century Fox
Accompagnamento al piano di Donald Sosin
riprenderà spesso e soprattutto in due western, Il fiume rosso (1948) e Il grande cielo (1952). Come in Il grande cielo, i due amici non si conoscevano ancora quando comincia l'intrigo. Uno dei due è [...] più attaccabrighe dell'altro e deve sempre essere tirato fuori dai guai da lui. Per il suo quinto film, Hawks sembra già conoscersi a fondo. Tratta il tema con un'asciuttezza che esclude la crudezza, l'esuberanza che caratterizzano, per esempio, What Price Glory di Walsh, basato su personaggi e situazioni simili. Distanza in rapporto ai personaggi (così opposti alla calda fraternità di un Ford o di un Walsh), indifferenza di fronte alla particolarità del loro ambiente (che non sarà descritto se non attraverso alcuni individui che ne fanno parte), sono gli elementi più rilevanti del cinema di Hawks. Vi si insinuano già alcuni di quei salti e rotture di tono di cui l'autore ha il segreto (vedi la sequenza dei due marinai emozionati che lasciano del denaro nelle mani di un ragazzo, la cui madre, vedova di un marinaio, cerca del lavoro). Per l'essenziale, domina l'asciuttezza. La si accetta e capita perfino che la si ammiri, perché in Hawks essere asciutti, significa essere naturali ed è anche, esteticamente parlando, la conclusione logica di un ideale classico di rigore e sobrietà.
(Jacques Lourcelles, Dictionnaire du cinéma. Les films, Laffont, Paris 1992)
Il Cinema Ritrovato 2011
I cinefili preferiscono Howard Hawks: muti e primi sonori
Tariffe:
Aria condizionata
Accesso disabili
Tel. 051 522285