I film de combat, il '68

Programmazione

WEEKEND (1967, 95')
Weekend
esce in sala il medesimo anno di Playtime (Tati). Qualcosa li accomuna: "ognuno a modo suo, Playtime e Weekend mostrano l’americanizzazione della Francia nella sua organizzazione del tempo libero” (Dominique Noguez).

ONE PLUS ONE - SYMPHATHY FOR THE DEVIL (1969, 99')
Godard filma i Rolling Stones. «Nel film di Godard si segue la nascita di Sympathy for the devil. E i lenti movimenti di macchina attraverso lo studio diventano viaggi spaziali, il documentario un film del futuro” (Wim Wenders).

LA CHINOISE (1967, 90')
"Quando si riguarda oggi La chinoise, sbeffeggiato nel 1967 dalla sinistra (...) non si finisce di stupirsi della precisione con cui Godard ha colto i segni del tempo, che diventeranno manifesti per tutti negli anni seguenti" (Frieda Grafe).

ONE P.M. - ONE AMERICAN MOVIE (1968-1971, 90')
Film mai terminato da Godard, realizzato insieme a Pennebaker e Leacock, che lo monteranno senza di lui. Girato a New York, Berkeley, Newark, documenta le lotte studentesche, la rivoluzione nell’America del 1968.

LE GAI SAVOIR (1968, 95')
Tabula rasa. "Le gai savoir è dunque un ABC. ABC della riflessione – nei due sensi del termine, perché ci troviamo al cinema e perché l’oggetto dello sforzo critico è in questo caso l’immagine stessa" (Dominique Noguez).

L’AMORE (episodio di Amore e rabbia, 1967, 26')
Collezione di figure godardiane che attesta il momento critico, il passaggio verso un rinnovamento stilistico e politico. Una sorta di poema. "Film di puro godimento in cui i conflitti si cancellano di fronte a un’armonia originaria"!(Bernard Eisenschitz).

CINE-TRACTS (1968, 35')
Volantini fatti di celluloide, senza titoli di testa e di coda. Senza autore. Ciclostili in pellicola. Documenti rarissimi e raramente visti. Nessuna indicazione di durata, oggetti incandescenti. Più politica che “autore”.

BRITISH SOUNDS (1969, 52')
Scene di lotta di classe nell’Inghilterra del 1969, tra studenti di Oxford, Essex, Kent e i lavoratori della catena di montaggio di British Motors. Un film dialettico. La macchina da presa entra nelle fabbriche.

UN FILM COMME LES AUTRES (1968, 100')
Girato tra studenti militanti di Nanterre e operai della Renault. “Un film comme les autres è uno dei migliori film di Godard. Fa da cerniera tra il Godard precedente e il gruppo Dziga Vertov. Corrisponde veramente al maggio ’68” (Jean-Marie Straub, Danièle Huillet).

PUBLICITÉ SHICK (1971, 45')
Spot per Dupuy Compton. Due coniugi al mattino si insultano mentre la radio diffonde notizie sul Vietnam e la Palestina. Ma appena si diffonde il profumo della lozione dopobarba, la radio tace e la coppia si calma.

LE VENT DE L'EST (1969, 94')
Girato in Italia con Gian Maria Volonté, Anne Wiazemsky, Glauber Rocha nella parte di se stesso. “Vent d’est ha humour da vendere, dell’ingenuità in quantità, dell’intelligenza, della generosità e della collera” (Jean-Pierre Gorin).

LOTTE IN ITALIA (1970, 59')
“È incentrato quasi esclusivamente su una giovane donna di cui il film analizza molto didatticamente, in quattro tappe, la presa di coscienza di una contraddizione: tra la sua attività militante e ciò che resta in lei, nella sua vita quotidiana, dell'ideologia borghese” (Alain Bergala).

LETTER TO JANE: AN INVESTIGATION ABOUT A STILL (1972, 52')
Spietata analisi 'semiologica' di una fotografia che ritrae Jane Fonda in Vietnam ovvero “si inquadra, da una parte, la vedette che sta militando, e dall'altra parte, nello stesso movimento, la militante come vedette”.

VLADIMIR ET ROSA (1970, 103')
“È finora il più burlesco dei film di Godard. Tutto si svolge come se, per un'improvvisa overdose, il discorso politico, da così lungo tempo opprimente, si mettesse a esplodere su uno sfondo di musica pop, come in un film dei Marx Brothers o un film d'animazione di Tex Avery” (Alain Bergala).

PRAVDA (1969, 58')
"È un film sulla menzogna. Ora, chi, in questo film, personifica la menzogna? Una speaker della televisione ceca. (…) Quindi Pravda è un film sulla menzogna delle immagini e dei suoni. (…) Il gioco consiste nel farle parlare” (Jacques Aumont). 

TOUT VA BIEN (1972, 95')
Un sarcastico apologo brechtiano dove Godard mette a nudo le modalità di produzione del film stesso e prende in ostaggio due divi (Yves Montand e Jane Fonda, sequestrati dagli operai di una fabbrica occupata), trattandoli come attori secondari.