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Workshop e seminari

 

Vedute dell'impero ottomano 1896-1914

Proiezioni e Workshop / 1-2 luglio 2014

Gli archivi europei posseggono una quantità di film girati nei territori dell’Impero ottomano nel periodo 1896-1914. Sconosciute, dimenticate, occultate dietro il muro della Grande guerra che segnò la fine degli imperi sovranazionali, queste immagini in movimento di più d’un secolo fa esistono ancora e meritano di essere proiettate e viste, oggi. La portata del loro interesse va chiaramente al di là della storia del cinema; potrebbero dimostrarsi documenti rilevanti per i popoli di quelle parti del mondo, e materiale prezioso per specialisti capaci di situarne i contenuti all’interno di un più ampio contesto storico e culturale. Le proiezioni e gli incontri sono aperti al pubblico. Vi invitiamo a unirvi a noi nella discussione su questi film, per cercare di scoprire insieme che cosa essi rappresentano da molti punti di vista e per molti campi di ricerca, come la storia e la storia del cinema nelle loro ramificazioni, l’etnografia, la geografia, le scienze culturali e le arti performative.

Mariann Lewinsky, Curator (Zürich), Elif Rongen-Kaynakçi, Film Archivist (EYE Filmmuseum Amsterdam), Jay Weissberg, Researcher (Rome), Nezih Erdogan, Scholar (Istanbul Sehir University)

Il workshop sarà condotto in italiano e inglese. È possibile registrarsi in anticipo o al momento


Martedì 1 luglio


10.15-12.00
Questioni d'archivio e prima ricognizione
I film d’apertura tracciano il contorno cronologico della sezione. Le prime immagini in movimento dei territori dell’Impero Ottomano sono quelle girate dall’operatore Lumière Alexandre Promio nel 1896-97, mentre l’attualità Gaumont Vainqueurs et vainçus (1912) mostra le riprese di una delle tante guerre, rivolte, occupazioni e annessioni che infine avrebbero condotto l’impero alla sua fine. Entrambi i film rappresentano inoltre esemplari case studies di problemi archivistici come l’identificazione e la datazione dei materiali, o le trasformazioni che un film può aver subito dall’epoca della sua produzione.
La gamma di materiali presenti in questo programma dimostra la varietà di generi che arrivavano sugli schermi prima della Prima guerra mondiale, e la natura eterogenea delle immagini. Alcuni film mostrano l’intenzione di descrivere popoli e paesi, in uno stile sospeso tra l’ osservazione etnografica e il pittoresco da guida turistica; altri mettono in scena un Oriente immaginario, generato da un incrocio selvaggio di fonti culturali, dalla Bibbia al vaudeville ottocentesco.


14.30-15.45
Discussione


16.15 -17.45
Vita quotidiana e racconti di viaggiatori
Il cinema spalancò le porte del mondo a coloro che non potevano permettersi di viaggiare. Prima, i viaggi virtuali in Oriente erano limitati alla lettura dei libri di viaggiatori come Pierre Loti, o alle visite alle esposizioni universali. Ma se i film hanno una stringente immediatezza, capace di portare lo spettatore a diretto contatto con altri tempi e luoghi, noi storici del cinema e archivisti siamo spesso incapaci di riconoscere quel che vediamo. Ci mancano le conoscenze necessarie per riconoscere gli indizi che potrebbero dirci, per esempio, dove un certo film è stato girato, o se potrebbe essere un documento di particolare rilievo, e perché.

 


Mercoledì 2 luglio

 

10.15-12.00
Territori, confini e colonialismo
Cercando di mettere insieme un programma che presentasse un Grand Tour dell’Impero Ottomano, dalla Bosnia al Maghreb, con Costantinopoli al centro, abbiamo dovuto fare I conti con il fatto che molti dei film del periodo 1896-1914 sono stati girati in regioni che non facevano più parte dell’Impero, come Algeria e Tunisia (occupate dalla Francia rispettivamente nel 1830 e 1881), o ne facevano parte solo nominalmente, come l’Egitto (dal 1882 controllato dalla Gran Bretagna). È dunque legittimo usare l’Impero Ottomano come una matrice, come una chiave d’accesso per recuperare un corpus di film alla visione e alla ricerca? O invece il nostro approccio è una (speriamo produttiva) falsa partenza?


14.30-16.00
Discussione

 

 


Il fascino irresistibile dell'antichità II

Proiezioni e workshop 4-5 luglio 2014

Il workshop della scorsa edizione dedicato ai rapporti tra cinema muto e antichità si è rivelato così stimolante e ricco di idee che abbiamo deciso di ripetere l’esperienza. Questa volta le nostre due sessioni prendono spunto da Cabiria (1914): 'L’orientalismo' e 'Il cinema e le altre arti'. L’antichità nel cinema muto emerse dalle forme d’arte del diciannovesimo secolo. Il nuovo mezzo s’era spesso ispirato all’archeologia della cultura popolare ma tentava anche di posizionarsi come estensione della cultura alta, come arte che potesse aspirare ad altro pubblico che non quello proletario. L’antichità orientale, per esempio, era già stata rappresentata attraverso narrazioni violente (come nel romanzo di Flaubert Salammbô), iconografia esotica (i quadri di Gérôme), movimenti sinuosi (le danze di molteplici Salomè), e musica di forte impatto emotivo (le produzioni della verdiana Aida). Il cinema delle origini cercò legittimità attingendo da queste prestigiose forme artistiche, cercando progressivamente di sopravanzarle. Il cinema muto imparò ad animare romanzi storici, a portare il movimento dentro i dipinti, a rompere la cornice del proscenio teatrale. Nelle rappresentazioni ottocentesche del mondo antico il cinema trovò il materiale con il quale costruire la propria ambizione a diventare Musa moderna, la decima, capace di consumare tutte le altre. Il workshop propone visioni commentate e discussioni aperte, e conta sul contributo di classicisti, storici del cinema, archivisti, e sul tuo.

Ivo Blom, Vrije Universiteit Amsterdam (i.l.blom@vu.nl); Mariann Lewinsky, Curator for Cinema Ritrovato (mstraeuli@bluewin.ch); Pantelis Michelakis, University of Bristol (P.Michelakis@bristol.ac.uk); Maria Wyke, University College London (m.wyke@ucl.ac.uk)

Il workshop sarà condotto in italiano e inglese. È possibile registrarsi in anticipo o al momento

 

Venerdì 4 luglio


10.15-13.00
Proiezione di film antichisti ispirati ad altre arti
I quadri erano certamente la principale fonte d’ispirazione per i film muti ambientati nell’antica Grecia o a Roma o in Palestina (Christus, 1914-16). Ma a fare attenzione, si scorgono le tracce di una stupefacente varietà di pratiche artistiche collegate all’antichità, come l’architettura di paesaggi, l’arredamento di interni (La perfetta ebbrezza, 1920), la rivista (The Folly of Vanity, 1924) o l’opera – nel nostro caso, un’opera su Caligola (L’Étoile du génie, 1914). La reine de Saba (1912) interpreta con uno stile spettacolare la storia biblica di Salomone e della regina di Saba (I re, 10) - tema prediletto dalla pittura e dall’opera lirica.. Il regno africano di Saba si svela come un seduttivo Oriente di musica e danze esotiche, lontanissimo in senso culturale oltre che spaziale dal regno degli Israeliti.


14.30-15.45
Discussione (Sala Cervi)

20.30-23.30
Proiezione di Cabiria (1914)
A cento anni dalla sua prima uscita nelle sale, Cabiria conserva la sua carica innovativa e la sua capacità di meravigliare. Roma non viene mai mostrata, vediamo invece lo spettacolo magnificente della crudeltà e della raffinatezza dell'Oriente, contro cui l'impero romano combatte e vince. Ma alla fine non sono né l'eroina che viene strappata dalla sua casa nei pressi dell'Etna né l'eroe che la salva e la riporta a Roma a rimanere impressi nella nostra memoria. Ma Maciste, il compassionevole e forzuto schiavo numida e Sofonisba, che brucia di una passione insoddisfatta.

 

Sabato 5 luglio

14.30-16.30
Proiezione di Christus (1914) e Escursione nell’alto Egitto (1914)
Vita di Cristo di dimensioni epiche, girato in Italia e in Egitto. Le civiltà terrene sono ridotte a poca cosa dalla nuova religione, come quando vediamo il Cristo vivente che medita sui poteri del Padre di fronte alle monumentali rovine di un tempio egiziano. Lungo il film, si possono individuare belle trasposizioni in movimento di celebri pitture religiose di Leonardo, Raffaello, Michelangelo e molti altri.

16.45-18.00
Discussione (Sala Cervi)

Documenti

Programma 'Vedute dell'impero ottomano 1986-1914'

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.11 Mb

Programma 'Il fascino irresistibile dell'antichità II'

Tipo di File: PDF Dimensione: 1.05 Mb