LA PAURA

(Fear, Italia, Germania/1954) R.: Roberto Rossellini. D.: 83'. V. inglese. Digitale

T. int .: Fear Sog .: dalla novella Angst di Stefan Zweig . Scen .: Franz Treuberg, Sergio Amidei, Roberto Rossellini. F .: Carlo Carlini. M.: Jolanda Benvenuti, Walter Boos, Heinz Schnackertz. Mus.: Renzo Rossellini. Int.: Ingrid Bergman (Irene Wagner), Mathias Wieman (prof. Alberto Wagner), Renate Mannhardt (Johanna Schultze), Kurt Kreuger (Enrico Stoltz), Elisabeth Wischert (Mady), Gabriele Seitz (Bubi). Prod.: Aniene Film, Ariston Film, München. DCP. D.: 83'. Bn. Versione inglese con sottotitoli italiani / English version with Italian subtitles
Da: Fondazione Cineteca di Bologna Restaurato nel 2014 da Fondazione Cineteca di Bologna, CSC - Cineteca Nazionale e Istituto Luce Cinecittà presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata, nell'ambito del Progetto Rossellini promosso da Istituto Luce Cinecittà, Cineteca di Bologna, CSC - Cineteca Nazionale e Coproduction Office / Restored by Fondazione Cineteca di Bologna, CSC - Cineteca Nazionale and Istituto Luce Cinecittà at L'Immagine Ritrovata laboratory in 2014 within the framework of the Rossellini Project, promoted by Istituto Luce Cinecittà Cineteca di Bologna, CSC - Cineteca Nazionale e Coproduction Office

Introducono Emiliano Morreale e Gian Luca Farinelli

Sul set di La paura Rossellini girò due negativi: uno dei due gli servì per montare la versione tedesca Angst, con l'altro venne montata la versione internazionale Fear, uguale alla prima versione italiana, e fu successivamente rimontato per una seconda versione italiana, Non credo più all'amore. Il presente restauro è la ricostruzione della versione internazionale Fear ed è stato realizzato a partire dal negativo di Non credo più all'amore e da due contro-tipi combinati d'epoca, uno positivo e uno negativo. Quest'ultimo ha fornito anche il riferimento per la ricostruzione del montaggio. L'audio inglese è stato restaurato a partire dall'acquisizione di un positivo suono d'epoca. L'ultimo film di Rossellini interpretato da Ingrid Bergman è una coproduzione italo-tedesca. Tratto dalla novella Angst (Paura), di Stefan Zweig, narra di una donna che tradisce il marito, il quale ingaggia un'attrice allo scopo di ricattarla e indurla a confessare. Il ricatto, però, genera nella protagonista un tale stato di angoscia che il marito deve intervenire per impedirle di suicidarsi. Di questo racconto, ambientato all'inizio del secolo scorso, Rossellini conserva l'essenziale pur modificando i personaggi e le loro motivazioni più profonde. Soprattutto, dall'Impero Austro-Ungarico dei primi Novecento trasferisce l'intrigo nella Germania degli anni Cinquanta, contemporanea alla realizzazione del film. Le riprese si svolgono a Monaco, tra la fine dell'estate e l'ottobre 1954. Rossellini impressiona contemporaneamente due negativi: uno destinato al mercato tedesco e recitato in tedesco in presa diretta (anche da Ingrid Bergman, che era bilingue); l'altro destinato al mercato internazionale e a quello italiano, recitato prevalentemente in inglese in vista della post-sincronizzazione in inglese e del doppiaggio italiano. Da quest'ultimo negativo, infatti, Rossellini ricava anche la prima versione italiana, uguale alla versione internazionale appena restaurata, completa delle parti eliminate nella versione anglofona diffusa dall'Atlantic Television Corp. Per Rossellini si tratta di un ritorno in Germania quasi dieci anni dopo Germania anno zero. Una Germania che non è più quella della Berlino dell'immediato dopoguerra, distrutta dalle bombe. È al contrario una nazione operosa già divisa a metà: la Repubblica Federale tedesca e la Repubblica Democratica tedesca. La Storia cambia, insomma, e Rossellini cambia la storia: colloca l'intrigo nell'efficiente Baviera della Germania occidentale, che ha già conosciuto il miracolo economico, ma deve ancora fare i conti col fantasma della colpa. Rossellini ha sottolineato più volte l'importanza di distinguere l'aspetto materiale da quello morale della ricostruzione tedesca del dopoguerra. La paura del titolo è infatti anche quella di una nazione incapace di affrontare la propria ricostruzione morale, il lato oscuro d'un presente ufficiale lumino so e pieno di benessere, ma costruito sulla negazione e sulla rimozione, anziché sull'accettazione e sulla confessione delle proprie colpe. È tuttavia difficile resistere alla tentazione di vedere, nello scienziato che usa la moglie come cavia, anche un doppio del regista che utilizza l'attrice - di nuovo sua moglie - appunto come cavia. Sin dai tempi di Stromboli, per sperimentare un nuovo linguaggio, senza indietreggiare di fronte alla certezza di distruggerla come diva e metterla a nudo come donna.

Elena Dagrada


Rosselini shot two versions of
La paura, one in German (Angst) and an inter national version (Fear). The two differ in shots and editing. The first Italian version (La paura) corresponds to the in ternational one. Later on another shorter version was distributed by the title Non credo più all'amore. This restoration is the reconstruction of the international version, Fear, and it started from the negative of Non credo più all'amore and by two vintage duplicates, a positive and a negative. The latter, with a number of vintage prints, were used as reference to reconstruct the editing. The English soundtrack was restored from the digiti zation of a vintage positive soundtrack. Rossellini's last film with Ingrid Bergman was an Italo-German coproduction. Based on Stefan Zweig's short story Angst (Fear), it is about a woman who cheats on her husband who in turn hires an actress to blackmail her and get a confession from her. However, being blackmailed fills her with so much anxi ety that her husband has to step in and stop her from killing herself. In this story, set at the beginning of the last century, Rossellini preserves the essential while modifying the characters and their deep er motivations. In particular, he moved it from the Austro-Hungarian Empire at the start of the 20th century to contempo rary Germany. It was shot in Munich, between the end of summer and October 1954. Rossellini printed two negatives at the same time: one intended for the German market and acted in German (also by Ingrid Bergman who was multilingual), and the second, intended for the international market, mainly in English before post-synchronisation in English and then dubbing into Italian. It was from this second negative, in fact, that Rossellini obtained the Italian version, the same as the recently restored international ver sion, complete with the parts that had been eliminated from the English version released by Atlantic Television Corp., where it is even possible to hear Ingrid Bergman's voice. For Rossellini it was a return to Germany almost ten years after Germania anno zero, a Germany which was no longer the same as post-war Berlin, which had been destroyed by bombs. As well, this industrious nation was already split in half: the Federal Republic of Germany and the German Democratic Republic. History changes and Rossellini changes history: he changes the location to the ef ficient Bavaria of West Germany, which was already experiencing an economic miracle, but had yet to come to terms with the ghost of guilt. Rossellini highlights many times the im portance of distinguishing the material aspects from the moral aspects of German rebuilding after the war. The fear in the title is also that of a nation incapable of dealing with its moral reconstruction, the darker side of the official bright pres ent that is full of wellbeing, but con structed on the negation and repression of guilt rather than its acceptance and confession. It is difficult to resist the temptation to see, in the scientist who subjects his wife to his experiments, the director's double because he subjected his wife, the actress, to experiments at the same time. He had been doing this since Stromboli, experi menting with a new language, without shying away from the certainty of de stroying the diva in her, and showing her as a woman.

Elena Dagrada

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
L'evento è parte di:
Il Cinema Ritrovato
  Ritrovati&Restaurati
Dettagli sul luogo:
via delle Lame, 57
Numero posti: 450
Aria condizionata
Accesso disabili
Tel. 051 522285