Giovedì 28 giugno 201216.30
Cinema Lumière - Sala Scorsese

DA BOLOGNA A STALINO DOCUMENTARIO SUL VIAGGIO DEL CONVOGLIO N°1

(Italia/ 1942) R.: Enrico Chierici D.: 20'
Introducono Paolo Simoni e Mirco Santi (Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Bologna)
e Alberto De Bernardi (Presidente dell'Istituto Storico Parri Emilia-Romagna e docente all'Università di Bologna)
Accompagnamento al piano di Antonio Coppola

L'autore del film, realizzato in 9,5mm per la 3° Sezione Fotografi - Comando 8° Armata, è il sottotenente Enrico Chierici (1914-2001), fotografo e cineamatore genovese che nell'esercito italiano prestò servizio presso il Genio Fotografi. Questa, come altre pellicole 9,5mm e 16mm che riguardano la spedizione in Russia, fa parte del Fondo Fratelli Chierici conservato dall'Archivio Nazionale del Film di Famiglia. Un film inedito, filmato e poi montato da Chierici che ha conservato la pellicola originale. Gli scenari dell'invasione, i luoghi che il convoglio attraversa, portano i segni della distruzione, ma quello scenario di guerra è ritratto anche e soprattutto nei volti e negli sguardi di soldati, prigionieri e deportati finiti sotto l'occhio della cinepresa. Le immagini, infatti, mostrano il viaggio che parte da Bologna il 9 giugno 1942 e ne documentano le tappe attraverso varie regioni e località in Austria, Germania, Polonia, Bielorussia e Ucraina. Le riprese del paesaggio e delle stazioni si alternano con scene di vita militare. La cinepresa indugia poi sui giovani prigionieri adibiti ai lavori nelle stazioni, prima di documentare l'ingresso del convoglio nella stazione di Brest-Litovsk, in Bielorussia, il 13 giugno, e l'attraversamento del fiume Bug. Durante una sosta sono riprese squadre di ragazze che lavorano lungo i binari. A Stolpce si cominciano a vedere i primi segni tragici della guerra, che seguiranno per tutto il resto del percorso, inquadratura dopo inquadratura. Il convoglio attraversa la stazione di Niegoraloje, nei pressi di Minsk, completamente distrutta. Poi le immagini dei resti di due treni, uno tedesco e l'altro russo, che saltando in aria hanno raso al suolo la stazione. Seguono inquadrature del barbiere della sezione al lavoro durante una sosta e dell'autocarro laboratorio fotografico. Il viaggio prosegue e gli scenari mutano: la campagna e i villaggi prima di Bobruisk, dove si giunge il 14 giugno. Qui un treno carico di deportati ebrei russi, uomini, donne e bambini è fermo alla stazione. Chierici li filma. Sono attraversati i fiumi Beresina e Druc: dappertutto i resti di carri ferroviari sparsi per i campi. Ancora ponti sia stradali che ferroviari abbattuti dai russi durante il ripiegamento sul fiume Dnepr, in prossimità della città di Shlobin. Il convoglio entra nella stazione di Gomel, al confine con l'Ucraina, il 14 giugno. Due aerei che sorvolano il campo di aviazione. Si passa la zona industriale: ancora carri ferroviari carichi di rottami di treni. L'ultima parte del film è girata in Ucraina: il convoglio attraversa la stazione di Merefa, a sud di Charkov, il 16 giugno, e arriva nell'area industriale di Dnepropetrovsk, il 20 giugno. Sono riprese prima le fabbriche, gli impianti industriali, i silos e i mulini per il grano, poi il mercato e la campagna circostante. Il viaggio proseguirà ancora fino a Stalino e a Makejenka dove il convoglio giunge il 22 giugno alle 20. Il viaggio da Bologna a Makejenka in Ucraina durò 15 giorni, per coprire la distanza di circa 3.500 chilometri.
Una nota sul restauro: la pellicola, grazie al restauro tecnico e alla successiva scansione ad alta definizione (2K) mediante scanner dedicato, è stata sottoposta a un restauro digitale eseguito presso La Camera Ottica di Gorizia, il laboratorio dell'Università di Udine. Il workflow per la preservazione è il digital intermediate.
(Paolo Simoni)


The director of the film - made with a 9.5mm camera for the 3rd Photographers Section, 8th Army Command - was second lieutenant Enrico Chierici (1914-2001), a photographer and filmmaker from Genoa who served in the army working for Genio Fotografi. This film about the Russian expedition, like other 9.5mm and 16mm movies, belongs to the Fondo Fratelli Chierici preserved at the Archivio Nazionale del Film di Famiglia. A unique film directed and edited by Chierici who kept the originals. The scenes from the invasion, the places the convoy travels through, all show signs of destruction, but the war is really felt in the eyes of the soldiers, the prisoners, the deported captured by the camera. The images depict a journey that started on June 9, 1942 in Bologna and document its various stages in Austria, Germany, Poland, Belarus, and Ukraine. The images of the landscape and the stations alternate with those of military life. The camera pauses on the young prisoners' life while they work on the stations before documenting the convoy's arrival on June 13 at Brest-Litovsk, in Belarus, and the crossing of Bug River. During one of the stops, teams of girls are working along the rails. In Stolpce the first signs of the war's dramatic impact can be seen, something that will become more evident shot after shot. The convoy goes through the station of Niegoraloje, a large city just before Minsk, and sees that it is completely destroyed. There are images of the remains of two trains, one German and the other Russian, that exploded and destroyed the train station. The film continues with shots of a barber at work during a rest stop and the photo lab truck. The journey progresses, and the landscape changes: the countryside, the villages right before Babruysk, where they arrive on June 14. Here they find a deportation train filled with Russian Jews, men, women, kids, waiting at the station. Chierici films them. They cross the Berezina and Druc rivers: the remains of train wagons dot the fields. Bridges and railways demolished by the Russians during the retreat to the Dnieper, near Zhlobin. The convoy enters Gomel, on the Ukrainian border, on June 14. Two airplanes are seen flying over the airfield. The film moves onto an industrial area: more train wagons filled with old pieces from other trains. The last part of the movie is shot in Ukraine: the convoy goes through Merefa, south of Kharkov, on June 16, and arrives in the industrial area of Dnepropetrovsk on June 20. The camera captures factories, industrial plants, silos, mills, the market, and the surrounding country. The journey continues to Stalino and Makeyevka where the convoy arrives on June 22 at eight o'clock in the evening. The trip from Bologna to Makeyevka, Ukraine, lasts 15 days and covers 3500 kilometers. A note on the restoration: thanks to a technical restoration followed by a high resolution scan (2K), the film underwent digital restoration at La Camera Ottica, the lab of University of Udine in Gorizia. A digital intermediate workflow was used.
(Paolo Simoni)

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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