Il dramma della decomposizione
IL RICHIAMO (The Call from the Past, Italia/1921) R.: Gennaro Righelli. D.: 86'. Did. inglesi
MEIN NAME IST SPIESECKE (Germania/1914) R.: Emil Albes. D.:15'
Introduce Hiroshi Komatsu (Waseda University Tokyo)
Accompagnamento al piano di Gabriel Thibaudeau
Nel 1988 Komiya Takahashi affidò al National Film Center di Tokyo quel che ancora sopravviveva della grande collezione di suo padre, Komiya Tomijiro (1897-1975). Figlio di un proprietario di ristoranti, Komiya era cresciuto a Asakusa, il quartiere dei divertimenti di Tokyo, e collezionava il cinema della sua gioventù, film europei degli anni tra il 1907 e il 1920. Catalogando e accertando le condizioni delle pellicole, Hiroshi Komatsu e gli archivisti del Film Center hanno dovuto constatare che molte di esse erano del tutto o quasi del tutto decomposte. Tuttavia il patrimonio superstite è prezioso quanto basta: molte copie uniche e straordinari nitrati a colori, che nel 1991 sono stati duplicati senza utilizzare stampatrici sotto liquido, su internegativo Fujicolor 8510F-64, con un risultato di grande brillantezza e intensità cromatica. Il ricordo va al pochoir mozzafiato di titoli come Il re fantasma, La figlia del cieco o Samson, che abbiamo potuto vedere negli anni scorsi al Cinema Ritrovato. Ora, grazie al National Film Center di Tokyo, possiamo mostrare parecchie copie della Komiya Collection, fra le quali un esemplare unico con colorazione pochoir di Le Miracle des fleurs (1912), e una copia con imbibizioni di Gardiens de phare (Grémillon 1928). Fra i pochi titoli della collezione integralmente conservati si annovera Il richiamo (1921), della coppia Gennaro Righelli e Maria Jacobini. La decomposizione del nitrato fa sì che in una scena centrale del film la Jacobini trascolori drammaticamente... Di Mein Name ist Spiesecke di Emil Albes non riusciamo a seguire la storia (davvero priva di interesse), tanta è l'attenzione che suscita il fantastico gioco dei colori che l'effetto 'postproduzione' del tempo ha provocato sull'emulsione e sulla pellicola nitrato.
In 1988 Komiya Takahashi donated what was left of the great collection of his father Komiya Tomijiro (1897-1975) to the National Film Center in Tokyo. Komiya senior, son of a restaurateur, had grown up in Tokyo's entertainment district, Asakusa, and collected the films of his youth, European productions from 1907 to 1920. As they catalogued the films and drew up condition reports, Hiroshi Komatsu and the Film Center archivists realised that many were totally, or almost totally, decomposed. But what did survive was precious enough - many unique and matchless colour prints - which were duplicated in 1991, using an internegative (Fujicolor 8510F-64) but no wetgate. This resulted in an extraordinary brilliance and colour intensity, as we could see in the breathtaking pochoir prints of Il re fantasma, La figlia del cieco and Samson, shown in recent years in Bologna. This year again, thanks to the National Film Center of Tokyo, we can show several films from the Komiya Collection, including the only pochoir-coloured print in existence of Le Miracle des fleurs (1912) and a tinted print of Gardiens des phares (Grémillon 1928). Il richiamo (1921), by Gennaro Righelli and starring his future wife Maria Jacobini, is one of the few Komiya Collection films to survive complete. Thanks to the nitrate decomposition, the character played by Jacobini undergoes a dramatic colour change in a central scene of the film... And we cannot even follow the story of Emil Albes' Mein Name ist Spiesecke (which is not, anyway, of much interest), so absorbed are we in the fantastic play of colours brought about by the 'post-production' effect of time on the emulsion and the nitrate film stock.
Tariffe:
Aria condizionata
Info: 051224605