LE COMICHE ESSANAY / 1
HIS NEW JOB
(USA/1915) R: Charles Chaplin. D.: 30'
T. it.: Charlot principiante. Scen.: Charles Chaplin. Int.: Charles Chaplin (comparsa), Ben Turpin (altra comparsa), Charlotte Mineau (la star), Charles Insley (il regista), Leo White (l'attore), Frank J. Coleman (l'aiuto regista), Bud Jamison (il divo in ritardo), Gloria Swanson (stenografa), Agnes Ayres (segretaria), Billy Armstrong (comparsa). Prod.: Jesse T. Robbins per The Essanay Manufacturing CompanyDCP. Bn. Didascalie inglesi con sottotitoli italiani / English intertitles with Italian subtitles
Esattamente un anno (e trentacinque film) dopo la prima apparizione del Vagabondo sulla pista per automobili a pedali di Venice, Chaplin esordisce alla Essanay con una commedia che fa amabilmente il verso al mondo del cinema, strizzando un occhio a Sennett e l'altro al Prigioniero di Zenda di Porter e Ford, grande successo della stagione cinematografica precedente. His New Job è satira pura, con uno Charlot dispettoso e insolente che semina caos tra registi, attrezzisti, attori e aspiranti tali, e che non perde occasione per assestare qualche colpo gratuito ai danni del povero Ben Turpin, qui alla sua prima apparizione al fianco di Chaplin. Per la parte della prima attrice la scelta di Chaplin cadde su una giovane Gloria Swanson, appena scritturata dalla Essanay, la quale nutrendo però ambizioni drammatiche decise di sabotare il suo stesso provino finendo per comparire solo in un fuggevole cameo. Non mancano le gag, ancora solo funzionali all'avanzamento dell'azione, in particolare il numero delle due porte, affinato a più riprese fino a raggiungere la perfezione in Tempi moderni, il salto del cappello in aria, autentico marchio di fabbrica qui introdotto per la prima volta, e il gioco di sguardi rivolto alla statua a metà tra il seduttore e il collezionista d'arte, che ritornerà quindici anni dopo in Luci della città.
His New Job è anche l'unico film della serie girato negli studi della Essanay, un ex magazzino che sorgeva nella zona industriale della fredda Chicago, ambiente, come Chaplin ricorderà molti anni dopo, tutt'altro che favorevole a qualunque attività creativa, "alle sei in punto, anche se un regista era a metà di una scena, si spegneva la luce e si andava tutti a casa".
Cecilia Cenciarelli
Exactly one year (and 35 films) after the first appearance of The Tramp at Venice's auto races, Chaplin made his debut with Essanay in a comedy that lovingly teases the world of cinema, with a nod to Mack Sennett as well as to The Prisoner of Zenda by Porter and Ford, a great success of the previous film season.
His New Job is pure satire, with an insolent and mischievous Tramp who creates chaos among the directors, the technicians, the seasoned actors and aspiring ones. He never misses a chance to pick on poor Ben Turpin, here in his first film with Chaplin. As the leading actress Chaplin had chosen a young Gloria Swanson, who had just signed with Essanay. Swanson's more dramatic ambitions led her to sabotaging her own screen test, and she ended up only making a brief cameo appearance.
The film abounds with gags, which are still only functional to the action. Of note are the two-door gag, which was done several times until it was perfected in Modern Times, Chaplin's hat trick, his signature stunt introduced here for the first time, and the interaction with the statue (in which we are not sure if he's looking at her as an art collector would or trying to seduce her) which would be seen again in City Lights fifteen years later.
His New Job is also the only movie shot at the Essanay studios, an old warehouse in the industrial area of cold Chicago, and, as Chaplin recalled a few years later, a place unfit for nurturing creativity, "at six o'clock, even if a director was only halfway through a scene, the lights went out and everyone went home".
Cecilia Cenciarelli
A NIGHT OUT
(USA/1915) R.: Charles Chaplin. D.: 34'
T. it.: Charlot nottambulo. Scen.: Charles Chaplin. F.: Harry Ensign. Scgf.: E.T. Hazy. Int.: Charles Chaplin (il viveur), Ben Turpin (altro viveur), Bud Jamison (capo cameriere), Edna Purviance (sua moglie), Leo White (Dandy 'francese'), Fred Goodwins. Prod.: Jesse T. Robbins per The Essanay Manufacturing Company.
DCP. Bn. Didascalie inglesi con sottotitoli italiani / English intertitles with Italian subtitles
Nella definizione dell'universo chapliniano che da qui a pochi mesi si pronuncerà con nitidezza, gioca un ruolo centrale la trasposizione comica, che in A Night Out si affaccia per la prima volta con decisione: vediamo Charlot lavarsi i denti con una grande foglia di fico, utilizzare il dentifricio per pulire le scarpe, versarsi da bere dalla cornetta del telefono, rimboccare le coperte al suo bastone da passeggio... Chaplin non ha ancora valicato, tuttavia, i confini del burlesque e attinge a piene mani dalla lezione sennettiana in questa commedia tutta basata sulle situazioni comiche provocate dallo stato di alterazione etilica della coppia, che qui appare perfettamente collaudata, Chaplin-Turpin. Quest'ultimo fu tra coloro che seguirono Chaplin nel trasferimento da Chicago agli studi di Niles in California, insieme a Leo White e Bud Jamison, dando vita così a una piccola compagnia fissa, ingrediente che si rivelerà una costante nella vita creativa di Chaplin. A questo proposito, A Night Out viene spesso ricordato per la prima apparizione di Edna Purviance, notata in un caffè di San Francisco, e per lo storico incontro con Rollie Totheroh, già impiegato agli studi di Niles da 'Broncho Billy' Anderson (uno dei due fondatori assieme a George Spoor, dalle cui iniziali "Ess 'n' ay"), vero e proprio terzo occhio di Chaplin nei trentasette anni a venire.
Cecilia Cenciarelli
Comic transposition played a crucial role in defining Chaplin's universe, and it was in A Night Out that he used it in full force for the first time: we see the Tramp brushing his teeth with a fig leave, cleaning his shoes with toothpaste, pouring himself a drink from a phone receiver and tucking his walking stick under the covers...
Chaplin still had not broken the boundaries of burlesque and draws widely on Sennett in this comedy based on the comic situations created by the drunken state of the seasoned duo Chaplin-Turpin. Turpin was among the actors who followed Chaplin from Chicago to the Niles studio in California, as did Leo White and Bud Jamison. Together they created a steady group, a constant ingredient in Chaplin's creative life. Likewise, A Night Out is often noted for the the first appearance of Edna Purviance on screen - she had been spotted at a café in San Francisco - as well as for the historical meeting with Rollie Totheroh, already employed at the Niles studio by 'Broncho Billy' Anderson (co-founder along with George Spoor, hence the initials "Ess 'n' ay"), who would literally become Chaplin's third eye for the next 37 years.
Cecilia Cenciarelli
THE CHAMPION
(Charlot boxeur, USA/1915)
R.: Charles Chaplin. D.: 30'
T. it.: Charlot boxeur. Scen.: Charles Chaplin. F.: Harry Ensign. Scgf.: E.T. Hazy. Int.: Charles Chaplin (aspirante pugile), Lloyd Bacon (allenatore), Edna Purviance (sua figlia), Leo White (uomo che tenta di corromperlo), Bud Jamison (campione), Billy Armstrong (allenatore), Carl Stockdale (allenatore), Paddy McGuire (allenatore), Ben Turpin (commesso viaggiatore), G.M. 'Broncho Billy' Anderson (spettatore entusiasta). Prod.: Jesse T. Robbins per The Essanay Manufacturing Company.
DCP. Bn. Didascalie inglesi con sottotitoli italiani / English intertitles with Italian subtitles
Restauro sostenuto da / Restoration supported by Niles Essanay Silent Film Museum
Uno dei gioielli indiscussi della serie Essanay, The Champion si iscrive, secondo una definizione cara a Jean Mitry, nel genere 'parodia-balletto', in cui non è il tempo narrativo ma il tempo di danza a scandire il racconto, un tempo musicale e coreografico che raggiunge il suo apice nei sei minuti dell'incontro di boxe (che prelude all'altro, davvero magistrale, in Luci della città) nel quale Chaplin e i suoi comprimari si muovono con grande fluidità.
Andare agli incontri di pugilato sarà per molti anni tra i passatempi preferiti di Chaplin, come dimostrano i numerosi scatti conservati nel suo archivio, nei quali incrocia i guantoni con Benny Leonard, Harry Manswell e Primo Carnera in visita ai Chaplin Studios.
L'apertura di The Champion appare già quintessenzialmente chapliniana: ritroviamo Charlot seduto su un gradino (alle sue spalle la porta di una casa, nella quale chiaramente non abita) e lo osserviamo mentre estrae l'immancabile salsiccia dalla tasca interna della giacca, un panino stantio dalla bombetta e il sale dal taschino del gilet. Divide il desco con un bulldog piuttosto schizzinoso dal quale però si lascia intenerire. Il personaggio è perfettamente definito nelle sue caratteristiche fisiche (il costume) e morali (è solo, vive di espedienti, abita la strada).
Cecilia Cenciarelli
One of the indisputable gems of the Essanay series, The Champion is part of, according to a definition dear to Jean Mitry, the 'parody-ballet' genre. The tempo that sets the story's pace is not a narrative one but a dance tempo, a musical and choreographic tempo, which reaches its climax in the boxing ring (the forerunner of the truly superb scene in City Lights) with Chaplin and his costars moving with great fluidity.
Going to boxing matches was for years one of Chaplin's favorite pastimes, as demonstrated by the numerous pictures in his archive of him throwing punches with Benny Leonard, Harry Manswell and Primo Carnera when visiting Chaplin Studios.
The opening scene of The Champion is quintessentially Chaplin: we see the Tramp sitting on a step (behind him is the door of a house which he clearly does not live in) and watch him as he pulls out the inevitable sausage from the inside pocket of his jacket, a stale sandwich from his bowler and salt from the breastpocket of his waistcoat. He shares the meal with a rather picky dog that wins him over. The character is perfectly defined both physically (the costume) and emotionally (he is alone, lives by his wits and on the street).
Cecilia Cenciarelli
Accompagnamento al piano di Antonio Coppola
Il restauro delle comiche Essanay è stato eseguito tra il 2013 e il 2014 presso Lobster Films e Cineteca di Bologna/L'Immagine Ritrovata in collaborazione con Film Preservation Associates / The restoration of the Essanay comedies was carried out in 2013/2014 by Lobster Films in Paris and Cineteca di Bologna/L'Immagine Ritrovata, in collaboration with Film Preservation Associates
Tariffe:
Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
Il nostro cinema aderisce al circuito CinemAmico: è possibile utilizzare l’applicazione MovieReading® per i film di cui è prevista audiodescrizione e/o sottotitolazione sull'applicazione.
Tel. 0512195311