Giovedì 28 giugno 201216.00
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

Due film con Mary Maclaren

Accompagnamento al piano di Maud Nelissen

SHOES (USA/1916) R.: Lois Weber. D.: 57'. Did. inglesi

La leggenda racconta che Lois Weber scoprì Mary MacLaren nel 1916 men­tre questa faceva la fila davanti ai por­toni della Universal insieme a tanti altri aspiranti attori. Intravedendo "qualcosa di magnetico" nel volto della sedicenne, Weber le fece fare un'apparizione fugace ma memorabile nel ruolo della cameriera che respinge avances sessuali in Where Are My Children?. Mary MacLaren fu poi l'interprete principale di Shoes e di altri film di Lois Weber e di altri registi di spic­co della Universal. "Da comparsa a stella del cinema": così si intitolava un articolo di "Motion Picture Magazine" dedicato all'attrice. In Shoes, desolato ritratto della miseria urbana, MacLaren interpreta Eva Meyer, una commessa costretta a mante­nere la famiglia con il suo magro salario. Circondata dai prodotti del negozio in cui lavora, Eva non è in grado di partecipare all'economia di consumo basata anche sulla sua forza lavoro. I riformatori pro­gressisti si preoccupavano esplicitamente dei gusti e delle abitudini d'acquisto delle lavoratrici sottopagate come Eva, nonché dell'economia sessista generata dalle di­sparità salariali tra giovani uomini e gio­vani donne. Eppure, benché Shoes condi­vida molte delle inquietudini dell'epoca, incoraggia lo spettatore a immedesimarsi nel personaggio di Eva, a capire cosa si­gnifichi lavorare duramente, vergognarsi della propria condizione, temere per il proprio futuro e desiderare con tutte le forze quell'unico potente simbolo di fuga: un nuovo paio di scarpe.

As legend has it, Weber discovered Mary MacLaren in a long line of screen hopefuls waiting outside Universal gates in 1916. Recognizing "something magnetic" in the young woman's face, Weber cast MacLar­en, then only 16, in a brief but memo­rable appearance as the maid who rejects unwanted sexual advances in Where Are My Children? A starring role in Shoes fol­lowed, along with several more films with Weber and other top Universal directors. "From Extra to Stardom", "Motion Picture Magazine" blared in its profile of the ac­tress. In Shoes, Weber's bleak portrait of urban poverty, MacLaren plays Eva Meyer, a shop girl whose meager earnings sup­port her family. Surrounded by merchan­dise in the store where she works, Eva is unable to participate in the consumer economy her labor supports. Progressive-era reformers worried openly about the fashion tastes and spending habits of underpaid female workers like Eva, as well as the sexual economy spawned by wage inequities between young men and women. Yet even as Shoes shares many of these alarmist concerns, woven through­out the film are moments when we are encouraged to share Eva's viewpoint, to understand what it means to work hard, to feel ashamed of one's circumstances and fearful about the future, and to long for one potent symbol of escape - a new pair of shoes.

 


SAVING THE FAMILY NAME (USA/1916) R.: Lois Weber, Phillips Smalley. D.: 44'. Did. francesi

In Saving the Family Name, suo terzo film da protagonista sotto la direzione di Lois Weber, Mary MacLaren interpreta un personaggio molto diverso. La balle­rina di fila Estelle Ryan finisce coinvolta in uno scandalo quando uno spasimante si suicida perché la ricca famiglia di lui disapprova la loro relazione. Sottotitola­to "Un dramma sull'orgoglio familiare e una ballerina", il film illustra la costante attenzione di Weber per gli effetti nocivi del pettegolezzo e dello scandalo, sugge­rendo che chi è interessato a difendere la morale convenzionale (che qui, come indicato dal titolo, equivale a 'salvare il buon nome della famiglia') spesso indulge alla ben più immorale maldicenza. Weber offre anche una critica dell'immagine di vacuità femminile alimentata dallo show business, critica che trova il suo eroe in Robert, l'unico che riesce a vedere oltre lo scandalo e il glamour artificiale ap­prezzando Estelle per quello che è. In un'intervista con Richard Koszarski, Mary MacLaren ricorderà il "rispetto e la popo­larità" immensi di cui godeva Weber alla Universal e l'atteggiamento protettivo che mostrava nei confronti della sua diva: "Ca­spita, aveva idee molto rigide sulla morale e tutto il resto, e non voleva vedermi cam­biare" (Richard Koszarski, Truth or Reali­ty? A Few Thoughts on Mary MacLaren's Shoes, "Griffithiana", n. 40-42, 1991).

MacLaren plays a very different character in Saving the Family Name, her third starring role under Weber's direction. Chorus girl Es­telle Ryan finds herself embroiled in a na­tional scandal after a beau commits suicide because his well-to-do family disapproves of their romance. Subtitled "A Drama of Family Pride and a Chorus Girl", the film illustrates Weber's sustained interest in the damaging effects of gossip and 'scandal', suggesting that those interested in uphold­ing conventional morality (presented here as 'saving the family name') often indulge in the greater immorality of spreading mali­cious rumors. Weber also offers a critique of the hollow feminine façade perpetuated by commercial 'show business', finding its hero in Robert, the only one who can see through the circus of scandal and feminine glamour to appreciate Estelle for who she truly is. Speaking with Richard Koszarski late in life, MacLaren remembered the enor­mous "popularity and respect" Weber com­manded from everyone at Universal and the protective interest she showed in her star. "My goodness, she had very strict ideas about morality and everything, and she wanted to preserve me as I was" (Richard Koszarski, Truth or Reality? A Few Thoughts on Mary MacLaren's Shoes, "Griffithiana", n. 40-42, 1991).

Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
Il nostro cinema aderisce al circuito CinemAmico: è possibile utilizzare l’applicazione MovieReading® per i film di cui è prevista audiodescrizione e/o sottotitolazione sull'applicazione.
Tel. 051 2195311