Proiezioni:
Sabato 23 giugno 2012
Cinema Jolly
16.15
Domenica 24 giugno 2012
Cinema Jolly
11.00

MALDONE

(Francia/1927) R.: Jean Grémillon. D.: 90'. Did. francesi
Introduce Paul Vecchiali
Accompagnamento al piano di Antonio Coppola

Il distributore decise di tagliare un terzo del film, che fu così ridotto da 4.200 a 2.800 metri. È oggi la sola versione che ci rimane, e che è stata brillantemente restaurata da Les Archives du Film per impulso soprattutto di Arte France. Questo restauro beneficia di una nuova registrazione delle musiche scelte per la 'prima' dallo stesso Jean Grémillon, musiche preesistenti e originali il cui elenco può sembrare disparato; ma la loro unità, dovuta agli arrangiamenti, dona al film una coerenza supplementare, e la loro successione permette anche cambiamenti di ritmo molto significativi. Il cineasta effettua anche a tratti un doppio lavoro di lettura del film attraverso la musica perché questa, a due riprese, nelle sequenze di ballo simmetriche (il ballo popolare della Saint-Jean, il ballo chic in frac di una serata in un cabaret), svolge sia una funzione diegetica [...] sia di commento all'azione, come è proprio di ogni musica da film. Un uso così intelligente della musica all'epoca del cinema muto [...] non sorprende, quando si conosce il percorso musicale del cineasta, che aveva cominciato col guadagnarsi la vita accompagnando film muti al pianoforte e che compose da solo la musica dei suoi ultimi film, tutti documentari. Anche se il cinema muto ha raggiunto la maturità alla fine degli anni Venti [...], è possibile immaginare che la complessità narrativa del film, che adotta abbondantemente il montaggio alternato (da sequenza a sequenza, ma anche da inquadratura a inquadratura) e flashback, e la sua trasgressione sociale (il rifiuto del protagonista di essere un proprietario borghese, la nostalgia di quando era un bracciante, il rifiuto del decoro borghese del matrimonio, l'attrattiva dell'erotismo carnale della bohème) abbiano potuto innescare delle reazioni negative o delle incomprensioni. [...] Maldone intraprende il suo percorso tra il dominio familiare, basato sui privilegi di classe, che ha rifiutato, e gli spazi umili, come quelli del canale di Briare che ha scelto per condurvi la sua vita. [...] Tutta la dinamica del film si esprime in questo rapporto sociale costantemente percorso in un senso o nell'altro e attraverso una regia che, in modo virtuoso, esprime la totalità dello spazio definito dai punti di vista della plongée e della contre-plongée.
(Hubert Niogret, Maldone. Ton ennemi est en toi, "Positif", n. 494, aprile 2002)


The distributor decided to cut a third of this film, and so it was reduced from 4,200 to 2,800 meters. Today, this shortened version is the only one that survives, and it was brilliantly restored by Les Archives du film mainly thanks to Arte France. This restored work benefits from new recordings of the music chosen for the first screening by Jean Grémillon himself. At first glance, these pre-existing and original pieces might appear disparate, but their unity, a result of the arrangements, imbues the film with cohesiveness, and the movement from one piece to the next gives the film a dynamic rhythm. At times, the filmmaker uses music to provide a dual reading of Maldone. In fact in two instances, in the symmetric dance sequences (the traditional dance of Saint-Jean, and at the chic black tie event at a cabaret), the music performs both a narrative function [...] as well as a commentary on the action, as music in a film should. Such a smart use of music in the era of silent film [...] is not surprising considering the musical background of the filmmaker. Grémillon began his career by playing background piano for silent films, and he himself composed the music for his later films, all documentaries. Even though silent film reached its maturity towards the end of the 20s [...], it is possible to imagine that the narrative complexity of film, which relies heavily on alternating editing (from sequence to sequence, but also from shot to shot) and flashback, and the film's socially subversive elements (refusal of the protagonist to be a bourgeois owner, nostalgia for his time as a field hand, refusal of the bourgeois propriety of marriage, the attractiveness of the bohème's carnal eroticism) drew criticism and led to misinterpretation. [...] Maldone straddles a family context based on class privileges that he rejects and humble locations such as the Briare canal where he chooses to live. [...] The film's entire dynamic is centered on this social tension constantly explored from one side followed by a view of the other through masterful directing that encompasses the full spectrum from high angle shot to low angle shot.
(Hubert Niogret,
Maldone. Ton ennemi est en toi, "Positif", n. 494, April 2002)

Dettagli sul luogo:
Via Marconi, 14
Numero posti: 362
Aria condizionata
Info: 051224605