Martedì 26 giugno 201211.30
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

MADAMU TO NYOBO / KAGAYAKU AI

MADAMU TO NYOBO
(The Neighbor's Wife and Mine/La vicina e la moglie, Giappone/1931) R.: Heinosuke Gosho. D.: 56'. V. giapponese

Realizzato alla Shochiku, fu il primo lungometraggio sonoro giapponese a ot­tenere sia l'esplicito elogio della critica che un vasto successo commerciale. Era un contributo al genere allora popolare del nansensu-eiga ('cinema nonsense'), orientato prevalentemente verso una co­micità slapstick. L'innovativa valorizzazio­ne del nuovo mezzo espressivo, compreso un uso ingegnoso del suono fuori campo, contribuì a fargli ottenere il primo posto nella classifica dei migliori film dell'anno stilata dai critici di "Kinema Junpo". È significativo che la trama ruoti attorno al suono, aspetto sottolineato dal titolo prov­visorio, Tonari no zatsuon [Il rumore della porta accanto]. Uno scrittore alle prese con un blocco creativo viene ulteriormen­te distratto da alcuni rumori, compresa la musica jazz che giunge da una casa vici­na, e cerca di farli cessare.
Benché Gosho si dedicasse alla regia dal 1925 e avesse già diretto trentotto film, questa è la sua prima opera a essere so­pravvissuta. Essa mostra il brio e la levità che caratterizzano i suoi film realizzati per la Shochiku durante gli anni Trenta, ma Arthur Nolletti Jr. loda anche "la solennità e il realismo" che permeano la commedia e la "sottile" descrizione di un matrimo­nio tradizionale giapponese.
Come in molti film giapponesi degli anni Trenta, la trama ruota attorno al contra­sto tra due donne: la moglie del protago­nista, schiva e vestita con il tradizionale kimono, e la moga, la 'ragazza moderna' occidentalizzata e provocante. Il contrasto è evidenziato nel titolo del film, con il ter­mine tradizionale nyobo (moglie) scritto in caratteri kanji, di origine cinese, mentre madamu ('signora') è scritto con il sillaba­rio katakana, usato per traslitterare parole straniere. Altro aspetto interessante, la moga è associata con il film sonoro, non solo attraverso il suo amore per il jazz ma anche attraverso un manifesto del film di Hollywood 'integralmente parlato' Mada­me X (1929) che si intravede su una pare­te. I due pezzi musicali del film, The Age of Speed e Speed Boy, evocano anch'essi la modernità e uscirono su disco in occa­sione del lancio del film.
Il film fu girato con il cosiddetto 'sistema doppio', che si contrapponeva al 'sistema singolo' utilizzato dalla Mina Talkie. Per registrare il suono separatamente dal­le immagini veniva usato un registratore ottico, ottenendo un negativo sonoro ol­tre a un negativo delle immagini. Questo procedimento era destinato a diventare la norma nella produzione cinematografica. Gosho seppe superarne i limiti, come la necessità di far eseguire la partitura del film durante le riprese da un'orchestra fuori campo. Il regista continuò a esplora­re le possibilità del sonoro in chiave comi­ca con due film successivi, Hanayome no negoto [La sposa parla nel sonno, 1933] e Hanamuko no negoto [Lo sposo parla nel sonno, 1935], anche se come molti suoi colleghi alternò fino alla metà degli anni Trenta film sonori e muti.

Made at Shochiku, this was the first fea­ture-length Japanese talkie to win both unequivocal critical praise and broad commercial success. It was a contribution to the then popular genre of the nansen­su-eiga ('nonsense film'), a form of com­edy oriented primarily towards slapstick humour. The film's innovative exploitation of the new medium, including imagina­tive use of offscreen sound, helped to earn it the top spot in that year's "Kinema Junpo" critics' poll. Significantly, the plot actually revolves around sound, a fact highlighted by its working title, Tonari no zatsuon (The Noise Next Door). An author struggling with writer's block is further distracted by a series of noises, including the jazz music emanating from a nearby house, which he determines to silence...
Although he had been directing since 1925 and had already made thirty-eight films, this is the first example of Gosho's output to survive. It displays the wit and lightness of touch which characterised his work at Shochiku during the 1930s, but Arthur Nolletti, Jr., praises the director's efforts to imbue the comedy with "gravity and realism", and its "incisive" observa­tion of a traditional Japanese marriage.

As with many Japanese films of the 1930s, the plot pivots around the con­trast between two women: the protago­nist's traditional, demure, kimono-clad Japanese wife and the sexualised, West­ernised 'modern girl', or moga. This con­trast is pointed up in the film's title, with the traditional term nyobo (wife) written in Chinese-derived kanji characters, while madamu ('madame') is written in the katakana script used to transliterate for­eign words. Interestingly, the moga is as­sociated with sound film, not only through her love of jazz, but also through a poster for the 'all-talking' Hollywood film Ma­dame X (1929) glimpsed on her wall. The film's two theme songs, The Age of Speed and Speed Boy, also evoke an age of mo­dernity, and were released on record to tie in with the launch of the film.
The film was shot according to a so-called 'dual system' as opposed to the 'single system' used by Mina Talkie. An optical recorder was used to capture the sound separately from the images, yielding a sound negative in addition to a picture negative. This separate recording was to become a standard for film production. Gosho overcame the limitations of the new process, such as having to have the film's score played live by an offscreen orchestra as filming was in progress. He was to continue to explore the possibili­ties of sound in a comic register with two subsequent films,
Hanayome no negoto (The Bride Talks in Her Sleep, 1933) and Hanamuko no negoto (The Groom Talks in His Sleep, 1935), although, like other directors at this period, he interspersed these sound films with silent projects up to the mid-1930s.



KAGAYAKU AI [Katsuben Talkie]
(Shining Love/Luce del amore, Giappone/1931) R.: Hiroshi Shimizu, Yoshio Nishio. D.: 38'. V. giapponese

Questo film didattico fu realizzato dal di­partimento culturale della Shochiku per conto del Ministero dell'Istruzione. La regia fu inizialmente affidata a Yoshio Ni­shio, che si ammalò e fu sostituito a metà riprese da Hiroshi Shimizu. Benché com­pletato nel maggio del 1931, il film non fu mai distribuito.
Giustapponendo in un aneddoto ironico i destini del figlio di un bottaio e del figlio di un salariato della classe media, il film esalta le virtù della povertà onesta e di­ligente. Film edificante portatore di una morale da favola, è comunque pieno di scene umoristiche che ne compensano la pedanteria.
Girata come muto, questa versione pre­senta musica d'accompagnamento, effetti sonori e un commento benshi, fornendo un ulteriore esempio della formula benshi kaisetsu ban.

This educational film was created by Sho­chiku's cultural film department on be­half of the Ministry of Education. Yoshio Nishio was originally assigned to direct the film, but due to illness was replaced halfway through the shooting by Hiroshi Shimizu. Though finished in May 1931, the film was shelved and never given a general release.
The film tells an ironic anecdote juxtapos­ing the fate of a cooper's son with that of the son of a middle-class salaried worker, and championing the virtues of honest poverty and diligence. An educational film preaching a fable-like message, it is however filled with humorous scenes that offset the film's didacticism.
Shot as a silent film, this version of the film features musical accompaniment, sound effects, and a benshi commentary track, thus constituting another example of the
benshi kaisetsu ban format.

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
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