Lunedì 25 giugno 201218.15
Cinema Lumière - Sala Scorsese

LES INCONNUS DE LA TERRE

(Gli sconosciuti della terra, Francia/1961)
R.: Mario Ruspoli. D.: 35'. V. francese

Durante un viaggio del generale De Gaulle nella Lozère nel 1961, egli dichiarò da­vanti alla miseria di quella regione sotto­sviluppata: "Aiutatevi che il Cielo vi aiu­terà". Poco tempo dopo, Mario Ruspoli, attaccato a questa terra per la presenza di uno zio parlamentare progressista, diede voce ai contadini dei calcari. Ruspoli ci presenta questa regione come il deserto della Francia, "crateri, calcari, caverne, la Lozère: il più affascinante dei paesi deso­lati, ammirevole in cartolina, come tutti gli inferni congelati. Su questa terra vana, popolata ma non abitata, si è radicato un pugno di uomini". Questi sconosciuti del­la terra, sono i contadini poveri "troppo miserabili per essere romantici, e dato che comunque sono dei proprietari, non hanno il prestigio politico del proletaria­to" (Roland Barthes).
"Mario Ruspoli ha colto la voce delle cam­pagne abbandonate. Con le loro stesse parole, con i loro volti e i loro gesti si­lenziosi, ha fatto parlare i diseredati di Francia" (Simone de Beauvoir). Questi contadini espongono i loro dubbi, le loro difficoltà e le loro attese riguardo alle de­cisioni governative. Contastin, l'istituto­re Gazo, la famiglia Beaufils, tre fratelli e un contadino, testimoniano le vestigia della loro esistenza sotto lo sguardo atten­to del prototipo della macchina da presa rivoluzionaria Coutant, madre del cinéma vérité. Sostenuto dal savoir-faire di Michel Brault, "dei contadini che non hanno mai visto un film possono parlare direttamente attraverso il cinema, come se accadesse tutti i giorni" (Georges Sadoul).

During a trip to Lozère in 1961, General De Gaulle declared "Help each other so that Heaven will help you" when faced with the misery of this underdeveloped region. Shortly thereafter, Mario Ruspoli, who was attached to the region because of an uncle, a leftist member of the Parlia­ment, gave voice to the limestone farmers. Ruspoli presents the region as the desert of France, "craters, limestone, caves, the Lozère: the most fascinating desolate land, magnificent on a postcard, like any frozen hell. On this fruitless land, peopled but not inhabited, a handful of men have put down roots". These unknown figures are the poor farmers "too miserable to be romantic, and since they are land owners they lack the political prestige of the pro­letariat" (Roland Barthes).
"Mario Ruspoli captured the voice of the abandoned countryside. With their words, their faces, and their silent gestures, he gave voice to France's underdogs" (Sim­one de Beauvoir). The farmers present their doubts, difficulties, and expecta­tions regarding government decisions. Contastin, the tutor Gazo, the Beaufils family, three brothers, and a man who tills the earth narrate the remains of their existence captured by the prototype of the revolutionary Coutant camera, the mother of cinéma vérité. With the savoir-faire of Michel Brault, "farmers who have never seen a film speak directly through film, as if it happened every day" (Georges Sa­doul).

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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Tel. 0512195311