100 anni di Paramount. LEWAT DJAM MALAM
(After the Curfew/Dopo il coprifuoco, Indonesia/1954)
R.: Usmar Ismail. D.: 101'. V. indonesiana. Digitale
Introduce Wenjie Zhang
Dopo il coprifuoco racconta con intensità e passione un cruciale momento di conflitto nella storia indonesiana: le conseguenze della Rivoluzione repubblicana (1945-49) che pose fine al dominio olandese. Il risultato è un film di grande forza drammatica e visiva sulla rabbia e la disillusione, sul sogno di una nuova società svilito e deformato dalla repressione governativa e da una borghesia compiacente.
L'intera produzione di Ismail, considerato il padre del cinema indonesiano, è caratterizzata dall'attenzione per l'incessante evoluzione della società del suo paese. Il regista, che esordì come drammaturgo, negli anni dell'occupazione giapponese fondò il collettivo teatrale Maya. In quel periodo sviluppò anche un interesse per il cinema. Alla fine degli anni Quaranta girò i suoi primi film con Andjar Asmara e nel 1950 fondò la Perfini (Perusahaan Film Nasional Indonesian), che considerò il vero inizio della propria carriera di cineasta. Dopo il coprifuoco, coprodotto dalla Perfini e dalla Persari di Djamaluddin Malik, fu forse il suo maggiore successo di pubblico e di critica.
Il film è stato sottoposto a restauro digitale presso il Laboratorio L'Immagine Ritrovata a partire da negativi 35mm originali, interpositivo e copie positive conservati alla Sinematek Indonesia.
Il restauro si è dapprima concentrato sullo sfarfallio e l'instabilità per poi passare a una meticolosa eliminazione dello sporco, condotta con strumenti automatici e con un lungo procedimento di pulizia digitale di ciascuna immagine (fotogramma per fotogramma). La pellicola presentava anche segni di muffa e sindrome dell'aceto: il laboratorio si è adoperato per risolvere questi problemi senza danneggiare la definizione dell'immagine finale, con particolare attenzione per i dettagli e i volti.
Il sonoro originale è stato sottoposto a restauro digitale a partire dal negativo 35mm della colonna originale. I due rulli mancanti dal negativo sono stati presi dall'interpositivo. Gli ultimi due minuti del rullo 5, assenti da tutti i materiali disponibili, sono stati recuperati da una copia positiva. La colonna sonora è stata scansionata usando tecnologia laser a definizione 2K. La parte essenziale del restauro digitale del suono consiste di varie fasi di montaggio manuale, de-clicker e de-crackle ad alta risoluzione per l'eliminazione di crepitii e scricchiolii, nonché molteplici livelli di riduzione automatica del rumore.
After the Curfew is a passionate work looking directly at a crucial moment of conflict in Indonesian history: the aftermath of the four-year Republican revolution which brought an end to Dutch rule. This is a visually and dramatically potent film about anger and disillusionment, about the dream of a new society cheapened and misshapen by government repression on the one hand and bourgeois complacency on the other.
The film's director, Usmar Ismail, is generally considered to be the father of Indonesian cinema, and his entire body of work was directly engaged with ongoing evolution of Indonesian society. He began as a playwright and founder of Maya, a drama collective that began during the years of Japanese occupation. And it was during this period when Ismail developed an interest in filmmaking. He began making films for Andjar Asmara in the late 40s and then started Perfini (Perusahaan Film Nasional Indonesian) in 1950, which he considered his real beginning as a filmmaker. After the Curfew, a co-production between Perfini and Djamaluddin Malik's company Persari, was perhaps Ismail's greatest critical and commercial success.
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