Dossier Limelight, 60 anni dopo
A cura di Cecilia Cenciarelli e David Robinson
Durante la lavorazione di Easy Street, tra il dicembre del 1916 e il gennaio del 1917, la compagnia dei Balletti Russi arrivò a Los Angeles durante la sua seconda e ultima tournée americana, che si rivelò finanziariamente disastrosa. L'allora ventisettenne Vaslav Nijinsky si recò in visita ai Chaplin Studios per tre giorni successivi, mentre Chaplin assistette a una delle esecuzioni di Sheherazade, a cui Nijinsky volle aggiungere l'Après-midi d'un faune in suo onore. L'ammirazione era reciproca. Osservando Chaplin sul set Nijinsky non rise mai ma alla fine della giornata gli disse: "La sua recitazione è simile a una danza. Lei è un ballerino nato". In seguito, Chaplin dirà di lui: "Ho visto pochi geni al mondo, e Nijinsky è uno di questi. Era ipnotico, come un dio... ogni suo movimento era poesia, ogni balzo come un volo verso una strana fantasticheria". Un anno o due dopo il loro incontro il comportamento di Nijinsky si era già fatto instabile e da lì a poco degenerato nell'impenetrabile follia che lo avrebbe condotto a un esilio permanente. Vent'anni dopo, come testimoniano i numerosi appunti, Chaplin lavorò a un progetto per un film ispirato al grande ballerino. Man mano che la stesura della storia procedeva, il nome del protagonista cambiava da Nijinsky, Naginsky, Tamberlain, Tamerlain, Neo e Kana: per un certo lasso di tempo Chaplin prese in considerazione il titolo: Tamerlain of the Ballet Continental. Ogni stesura del progetto presenta elementi ricorrenti, quali il rapporto conflittuale tra la dedizione professionale del ballerino e i suoi amori e la preoccupazioni per la carriera di una danseuse molto più giovane di lui. Attorno allo stesso periodo, Chaplin stava sviluppando idee per un film sulle imprese di una troupe di acrobati di music hall; ma entrambi i progetti furono accantonati e Chaplin realizzò prima The Great Dictator e poi Monsieur Verdoux. Tuttavia, numerosi elementi di questi due progetti furono recuperati e incorporati nella sceneggiatura Footlights alla quale Chaplin si dedicò dai primi mesi del 1948, indubbiamente un periodo molto buio per gli Stati Uniti d'America. Nell'ottobre 1947 i cosiddetti 'Hollywood Ten' (i 'dieci di Hollywood') denunciarono l'operato dell'House UnAmerican Activities Committee (Comitato per le Attività Antiamericane) e nell'aprile del 1948 furono condannati a un anno di reclusione per oltraggio alla legge. Monsieur Verdoux fu oggetto di boicottaggio e dimostrazioni ostili da parte del pensiero dominante. Limelight, frutto senz'altro di una reazione a questo stato di cose, si sarebbe rivolto nostalgicamente al passato, a un altro mondo, ai music hall del giovane Chaplin e dei suoi primi successi teatrali. Chaplin adottò un metodo di lavoro del tutto inedito per la stesura della sceneggiatura. Iniziò scrivendo la storia sotto forma di romanzo, che prese il titolo di Footlights e che fu revisionato e adattato incessantemente fino a raggiungere la forma di una sceneggiatura. Esistono inoltre due tracce a se stanti rispetto al resto del romanzo, che raccontano la vita dei due protagonisti, il vecchio comico Calvero e la giovane ballerina Tereza, prima dell'inizio della storia raccontata nel film. Se Footlights/Limelight abbonda di ricordi autobiografici e nostalgici, le storie di Calvero e Tereza riflettono piuttosto l'esplorazione personale e la speculazione di Chaplin su alcuni eventi relativi alla vita dei suoi genitori, le loro rispettive vite e la loro separazione, molti dei quali costituirono sempre un mistero per lui. A sessant'anni dall'uscita di Limelight, i preziosi documenti, conservati nell'Archivio Chaplin e riportati alla luce, assieme ad alcuni preziosi scatti inediti, grazie al lavoro di catalogazione e digitalizzazione del Progetto Chaplin, aggiungono una nuova dimensione alla biografia di Chaplin e alla genesi del film.
(David Robinson, Cecilia Cenciarelli)
While Chaplin was at work on Two decades later, Chaplin made extensive notes for a film project inspired by the great dancer. As he experimented with the story, the protagonist's name varied between Nijinsky, Naginsky, Tamberlain, Tamerlain, Neo and Kana: at one point the title At about the same time Chaplin was also developing ideas for a film about the adventures of a music hall troupe of acrobats; but both projects were set aside, as Chaplin went on to make baiters. No doubt in reaction, Chaplin's working method on the script was unique. He began by writing the story in the form of a novel,These precious documents, preserved in the Chaplin archives and brought to light, thanks to the digitalisation of the collection by the Chaplin Project, add a new dimension to Chaplin's biography, as well as to the genesis ofDavid Robinson, Cecilia Cenciarelli Limelight was to look nostalgically back on another world - the music halls of Chaplin's youth and first stage success.Footlights, which after constant revision was adapted into script form. In addition, however, he wrote two quite separate back stories - the lives of the main characters, the old comedian Calvero and the young dancer Teresa, before the story of the film begins. While Footlights/Limelight is obviously full of autobiographical and nostalgic reminiscences, the Calvero and Teresa stories are much more evidently Chaplin's personal exploration and speculation upon elements of his own father's and mother's lives, loves and separation, much of which still remained mysterious to him.Limelight, on the sixtieth anniversary of its release.Easy Street, in December 1916 and January 1917, the Diaghilev Ballet arrived in Los Angeles in the course of its second, last and financially disastrous North American tour. The 27-year-old Vaslav Nijinsky visited The Chaplin Studio on three successive days, and Chaplin attended a performance of Scheherazade, at which Nijinsky insisted on adding l'Après-midi d'un faune in his honour. The admiration was mutual. Watching Chaplin, Nijinsky never laughed, but told him, "Your comedy is balletic. You are a dancer". Chaplin for his part recalled, "I have seen few geniuses in the world, and Nijinsky was one of them. He was hypnotic, godlike... every movement was poetry, every leap a flight into strange fancy". Within a year or two of their meeting, Nijinsky, already erratic in his behaviour, was to retreat for ever into his own impenetrable world of madness.Tamerlain of the Ballet Continental was mooted. The consistent elements throughout all the script experiments were the conflicts between the dancer's dedicated professional life and his private loves, complicated by his concern for the career of a much younger danseuse. The Great Dictator and Monsieur Verdoux. Many elements from both projects were however to be retrieved and incorporated in the script Footlights on which he began work in early 1948. The work coincided with an unhappy period for America. In October 1947 the 'Hollywood Ten' denounced the work of the House UnAmerican Activities Committee and in April 1948 were sentenced to a year's imprisonment for contempt. Monsieur Verdoux itself suffered boycotts and hostile demonstrations from the Red baiters. No doubt in reaction, Limelight was to look nostalgically back on another world - the music halls of Chaplin's youth and first stage success. Chaplin's working method on the script was unique. He began by writing the story in the form of a novel, Footlights, which after constant revision was adapted into script form. In addition, however, he wrote two quite separate back stories - the lives of the main characters, the old comedian Calvero and the young dancer Teresa, before the story of the film begins. While Footlights/Limelight is obviously full of autobiographical and nostalgic reminiscences, the Calvero and Teresa stories are much more evidently Chaplin's personal exploration and speculation upon elements of his own father's and mother's lives, loves and separation, much of which still remained mysterious to him. These precious documents, preserved in the Chaplin archives and brought to light, thanks to the digitalisation of the collection by the Chaplin Project, add a new dimension to Chaplin's biography, as well as to the genesis of Limelight, on the sixtieth anniversary of its release.
(David Robinson, Cecilia Cenciarelli)
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