Sabato 30 giugno 201209.00
Cinema Lumière - Sala Scorsese

THE CONSTANT NYMPH

(Gb/1928) R.: Adrian Brunel,
con la supervisione di Basil Dean. D.: 110'. Did. Inglesi. Beta
Accompagnamento al piano di Stephen Horne

The Constant Nymph, uno dei migliori film muti britannici, narra la storia di Lewis Dodd (Ivor Novello), giovane compositore trasferitosi in Tirolo a vivere con l'anticon­formista famiglia del suo mentore musi­cale, che però muore obbligando le figlie a cavarsela da sole nel clima estraneo e soffocante della borghesia londinese. Al contrario della libertà offerta dagli spazi aperti delle montagne austriache, i cupi e stucchevoli salotti cittadini opprimono gli spiriti liberi di Tessa (Mabel Poulton), la figlia più giovane, e di Lewis, avventa­tamente sposatosi con la cugina di Tessa e ora vittima delle ambizioni sociali della moglie. Tessa e Lewis trovano consolazio­ne nella comune e appassionata aspirazio­ne alla libertà, che si esprime pienamente nell'esecuzione della sinfonia romantica di Lewis e nel loro tragico tentativo di sot­trarsi all'inevitabile. Questa progressiva sensazione di 'accerchiamento' dà l'im­pressione di un film diviso a metà, ma si tratta di un effetto intenzionale, descritto nei dettagli in una sceneggiatura conser­vata dal BFI. Da questa possiamo intuire qualcosa del contributo di Alma Reville, che consistette innanzitutto nell'adatta­mento del celebre romanzo e opera teatra­le di Margaret Kennedy e poi nell'organiz­zazione della continuity. La sceneggiatura ci dice che le ambizioni di Alma a propo­sito della sequenza sinfonica, durante la quale la musica avrebbe dovuto evocare sullo schermo le immagini dell'idillio al­pino, furono frenate dagli appunti a mar­gine del coautore Angus McPhail, proba­bilmente per tagliare i costi. Può apparire strano che il lavoro di Alma Reville fosse soggetto a controlli, ma va ricordato che perfino il regista Adrian Brunel lavorava sotto la supervisione dei cauti produttori. La sceneggiatura fu attribuita alla stessa Margaret Kennedy e a Basil Dean, che aveva collaborato all'adattamento teatrale del romanzo.

 

One of the finest British films of the si­lent period, The Constant Nymph tells the story of Lewis Dodd (Ivor Novello), a young composer who comes to stay in the Austrian Tyrol with the unconven­tional family of his musical mentor who dies leaving his daughters to make their way in the unfamiliar and stifling atmo­sphere of middle class London society. After the open spaces and informality of the mountains the dark and cloying draw­ing rooms of the city are oppressive to the free spirits of Tessa (Mabel Poulton), the younger daughter, and to Lewis, who has rashly married Tessa's cousin, a woman with social ambitions for him. Tessa and Lewis find solace in their mutual and passionate longing for freedom, palpably expressed in the performance of Lewis's romantic symphony and in their tragic at­tempt to escape the inevitable. This pro­gressive 'closing in' makes the work feel like a film of two halves but is precisely intentional. This is spelt out in a surviv­ing script held by the BFI from which we can deduce something of Alma Reville's role in the production, which was firstly to adapt Margaret Kennedy's popular play and novel and later to arrange the con­tinuity. From the script we can see that her ambitions for the symphony sequence in which the 'music' would evoke imagery of the alpine idyll on screen, were reined back by handwritten comments from co-writer Angus McPhail, probably to cut costs. If it seems strange that her work should be checked, it is worth noting that even the director, Adrian Brunel, was be­ing supervised by the cautious producers. The screenplay credits went to Margaret Kennedy herself and Basil Dean who had helped adapt her novel for the stage.

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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