Venerdì 29 giugno 201209.00
Cinema Lumière - Sala Scorsese

GOSUDARSTVENNYJ CˇINOVNIK

(L'impiegato statale/The Civil Servant, URSS/1931)
R.: Ivan Pyr'ev. D.: 71'. V. russa
Accompagnamento al piano di John Sweeney

Ecco un aneddoto tra i tanti che circolano su Ivan Pyr'ev. In una delle prime edizioni del Festival Internazionale del Cinema di Mosca varie opere furono giudicate troppo 'ardite' per la selezione ufficiale e vennero presentate fuori programma; naturalmen­te era lì che voleva farsi vedere la gente più potente e alla moda. In quella ras­segna collaterale figurava anche un film di Resnais: non importa quale, quel che conta è che era un esempio di cinéma nello stile del nouveau roman. E il nostro Ivan Aleksandrovicˇ non poteva mancare a quella proiezione. Il film iniziò; dopo un po' la platea cominciò a brontolare per la noia. A un tratto il chiacchiericcio in sala fu lacerato da un grido. Era Pyr'ev, che si mise a urlare: "Chiudete il becco, idioti, e andate al diavolo! E tu, proiezionista, riprendi dall'inizio!" (Sì, sapeva essere schietto). Questo aneddoto serve a capi­re quanto Pyr'ev fosse ancora interessato alla sperimentazione. È da lì che veniva. L'impiegato statale ne è la dimostrazione: coraggiosamente creativo, stilisticamente eclettico, un po' folle, spesso sorprenden­temente elegante nella sua arguzia, è un film che si colloca tra la tradizione della FEKS (Fabbrica dell'attore eccentrico) e quella del KEM (Laboratorio di cinema sperimentale), benché di sapore più po­polare rispetto alla produzione dei due gruppi della Lenfil'm. Naturalmente il film mise Pyr'ev nei guai, condannandolo all'inattività per circa tre anni. Il regista imparò la lezione: se davvero voleva farsi sentire, doveva usare un linguaggio cine­matografico comprensibile a tutti.

 

Here's one of the many anecdotes about Ivan Pyr'ev. During an early edition of the Moscow International Film Festival, several works deemed too you-know-what for the official program got screened off-schedule; not surprisingly, that's where all the hip and the mighty wanted to be seen. That particular side-bar also featured a Resnais, doesn't matter exactly which film - what's important is: it was an exercise in cinéma, nouveau roman-style. Now, who would attend that screening but our friend Ivan Aleksandrovicˇ. The film began; after a while, the crowd got bored and a little rowdy. Suddenly, a shout ripped through the waves of babble - it was Pyr'ev, say­ing something like, "Shut up you dumb shits, and get lost! - and, hey, projec­tionist, start the film over again!" (Yes, he could get that rustic). Why remember this particular story here? Because: it sug­gests that Pyr'ev still retained his taste for cinematic experiments. That's where he came from. The Civil Servant gives ample evidence of that: it's fearlessly inventive, eclectic in its formal strategies, a bit cra­zy, while often surprisingly refined in its wit - a work somewhere between FEKS and KEM, albeit folksier than the works of these Lenfil'm groups. Of course, Pyr'ev got in trouble for this and couldn't make a film for some three years. The lesson for him was clear: if he wanted to actually say something that would stick, he'd have to use broader cinematic idioms.

 

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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Tel. 0512195311