Lunedì 25 giugno 201214.45
Cinema Lumière - Sala Scorsese

SVINARKA I PASTUCH

(Swineherd and Shepherd/La guardiana dei porci e il pastore, URSS/1941) R.: Ivan Pyr'ev. D.: 85'. V. russa

Pyr'ev non fu il primo a girare una commedia musicale ambientata in un kolchoz: lo splendido Garmon (1934) di Igor Savcˇenko, per esempio, precede di tre anni il primo tentativo di Pyr'ev di cimentarsi con questo sottogenere. Ma la commedia musicale kolchoziana sembrava fatta apposta per Pyr'ev: pare che amasse l'operetta più di qualsiasi cosa al mondo, a parte le donne e il cinema. Dopo il brioso Bogataja nevesta (1937), in Traktoristy (1939) affinò la propria estetica e con i versi sciolti di La guardiana dei porci e il pastore seppe finalmente cosa voleva dal genere e come ottenerlo. Il film ripropone il forte contrasto tra Mosca - che qui materializza la visione suprema del realismo socialista - e diversi tipi di zone rurali (il nord, con la custode di maiali Glaša; il sud, con il pastore Musahib). A ciò si unisce una sensazione di disagio sottile ma persistente: forse l'Unione Sovietica è troppo vasta per i suoi popoli, che faticano persino a comunicare tra loro... Ma a tempo debito le cose vanno per il verso giusto, l'umore si fa allegro, affettuoso e virtuosamente ingenuo, anche se la sensazione di vastità quasi schiacciante permane. Concludiamo questa nota come si conviene: per certi animi romantici le lettere del pastore alla custode dei porci sono il massimo della poesia erotica.


Pyr'ev wasn't the first to make a musical comedy set on a kolchoz - Igor Savcˇenko's splendid Garmon (1934), for instance, precedes Pyr'ev's first essay in this sub-genre by three years. But: Pyr'ev was the one who really made the kolchoz musical comedy his own. It was easy for him - people say that the only things Pyr'ev loved as much as operetta were cinema and women... With Bogataja nevesta (1937), he hit the ground running. Traktoristy (1939) shows Pyr'ev refining his aesthetics. With the all-blank-verse Swineherd and Shepherd, he finally knew exactly what he wanted from the genre and how to get it. Here we find again the strong contrast between Moscow - this time presented as a High Socialist Realist vision - and the different kinds of rural backwoods (the north, with Glaša, a woman who tends pigs; the south, with the shepherd Musahib). Combined with that is a subtly nagging sense of unease - maybe the USSR is too big for the good of its people who have trouble even communicating with each other... But things work out in due time somehow, the mood becomes joyful and spirited, sweet-natured and naïve in the most commendable fashion - yet that sense of an almost crushing vastness remains. Let's end this note appropriately: for some souls in love, the shepherd's letters to the woman who tends pigs are the apex of erotic poetry.

Lingua originale con sottotitoli Lingua originale con sottotitoli
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 144
Aria condizionata
Accesso e servizi per disabili
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Tel. 0512195311