Venerdì 4 luglio 201417.30
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

LA CIGARETTE

(Francia/1919) R.: Germaine Dulac. D.: 56.' Did. francesi

Scen.: Jacques de Javon (Jacques de Baroncelli), Germaine Dulac. F.: Louis Chaix. Int.: Gabriel Signoret (Pierre Guérande), Andrée Brabant (Denise Guérande), Jules Raucourt (Maurice). Prod.: Film d'art. 35mm. L.: 1156 m. (l. orig.:: 1400 m). D.: 56' a 18 f/s. Bn. Didascalie francesi / French intertitles. Da: Cinémathèque Royale de Belgique


Accompagnamento al piano di Maud Nelissen

Il primo film superstite di Germaine Dulac, La Cigarette, preannuncia gli elementi fondanti del movimento cinematografico impressionista che la regista avrebbe contribuito a lanciare poco tempo dopo: riprese in esterni, recitazione realistica, iconografia simbolista, montaggio associativo e analogie musicali. Girato agli inizi della Prima guerra mondiale (nella primavera del 1919) su sceneggiatura originale del regista naturalista Jacques de Baroncelli, il film si incentra su una giovane emancipata e su uno dei personaggi maschili più angustiati e inclini al suicidio di tutta l'opera di Dulac. Tale sfrenata libertà espressiva, qui visibile nella sua forma più pura, era destinata a sgretolarsi gradualmente di fronte alla retorica natalista del dopoguerra. Questo film fresco, inventivo ed esplicito contiene in nuce le principali strategie cinematografiche di Dulac - dalla riflessività a cui sono improntate le strutture narrative e gli stili di recitazione all'uso dei procedimenti tecnici in chiave simbolica e alle associazioni visive astratte -, che le avrebbero permesso di comunicare le sue idee progressiste attraverso un elaborato sistema di segni basato sull'evocazione e la 'suggestione'.
La
Cigarette narra la storia di una giovane parigina emancipata, Denise Guérande, le cui disinvolte sortite fuori casa (e la frequentazione del giovane e moderno Maurice, che gioca a golf e balla il tango) suscitano ansia e gelosia nel più anziano e tradizionalista marito Pierre (Gabriel Signoret), archeologo e curatore delle antichità egizie al Museo d'arte orientale. Lo spirito moderno e indipendente della giovane eroina e l'angoscia del marito - che lo spinge a tentare il suicidio iniettando del veleno in una sigaretta - sono espressi attraverso le associazioni dei personaggi con i vari scenari (le gallerie del Panthéon buddista del Musée Guimet; gli Champs Elysées; e l'ambientazione moderna e naturalistica di un campo da golf ). Dulac sfrutta la recitazione naturalistica e i gesti astratti (come descrizione visiva condensata) per associare la protagonista ad alcuni archetipi (come le figure femminili nella pittura preraffaellita) che la regista sceglie di volta in volta di sviluppare o di demolire.

 

Dulac's earliest surviving film, La Cigarette announces the foundational elements of the Impressionist film movement that she helped launch soon after: location shooting, realist acting, symbolist iconography, associative montage, and musical analogy. Shot in the twilight of World War I (Spring 1919), and based on an original script by naturalist filmmaker Jacques de Baroncelli, the film also features one of the most patently liberated young heroines, as well as one of the most distressed and suicide-driven male heroes of Dulac's oeuvre. This unrestrained liberty of expression, visible in its purest form here, gradually eroded in the face of the post-war neo-natalist moral discourse. In this fresh, inventive, and direct film, we see the seeds of Dulac's key cinematic strategies from reflexive narrative structures and performance styles to symbolic technical effects and abstract visual associations - that would allow her to communicate her progressive social ideals through an elaborate signifying network based on 'suggestion'. La Cigarette tells the story of a young independent-minded Parisienne, Denise Guérande, whose carefree jaunts outside of the home (and her association with the young and modern Maurice, who plays golf and dances the tango) awakens a jealous anxiety in her husband, Pierre (Gabriel Signoret), a tradition-bound archaeologist and curator of Egyptian antiques at the Musée d'art oriental. The heroine's youthful modernity and sense of liberty and the aging husband's angst - heading him to inject one of his cigarettes with poison - are expressed through the characters' associations with various natural locations (Musée Guimet's galeries du Panthéon bouddhique; les Champs Elysées; and the modern and naturalistic setting of a golf course). Dulac further employed naturalistic acting, as well as abstract gesture (as condensed visual description), to associate her female protagonist with existing archetypes (e.g. from pre-Raphaelite painting), which she either developed or deconstructed.

Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
Accesso e servizi per disabili
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