Attualità e moda
PATHÉ COURANT 178A (Francia/1912) D.: 3'. Did. olandesi
WAS HE A GERMAN SPY? (Gb/1912) R.: Hay Plumb. D.: 7'30''
PATOUILLARD A UNE FEMME QUI VEUT SUIVRE LA MODE (Francia/1913) R.: Romeo Bosetti. D.: 6'. Did. olandesi
CINÉ-GAZETTE (Francia/1912) D.: 3'. Did. francesi
MOTTRAM SHOW (Gb/1912) D.: 5'
DE WIGWAM (Olanda/1912) R.: Joris Ivens. D.: 10'. Did. olandesi
ORPHELINS DE LA PLAINE (Usa/1912) D.: 12'. Did. francesi e inglesi
LA HANTISE (Francia/1912) R.: Louis Feuillade. D.: 26'. Did. francesi
Accompagnamento al piano di Gabriel Thibaudeau
Della nebbia tutti noi sappiamo quanto basta. Funziona così: gita in pullman in un luogo famoso, fuori c'è nebbia, e la guida ci racconta che cosa ci sarebbe da vedere se la nebbia non ci fosse. Oppure, comincia la conferenza, sullo schermo appare no signal e, dopo un po' di avanti e indietro senza esito, ci sentiamo spiegare che cosa avremmo visto se ci fosse stato qualcosa da vedere. È una buona cosa riconoscere una gita nella nebbia per quello che è. "Accidenti! Ancora nebbia!", e il disappunto si stempera in una risatina. Se all'epoca delle Scènes d'actualités reconstitués si potevano ricostruire in belle immagini la morte di papa Leone XIII (1903), l'attentato al ministro Plèhve (1904) e la battaglia di Tsushima (1905), con l'avvento del cinegiornale, verso il 1910, i 'tour nella nebbia' divennero pratica abituale nei reportage cinematografici. Nel film non si vede quel che viene annunciato dal titolo: niente "negoziati di pace di Ouchy", ma solo l'inquadratura con i delegati turchi e italiani davanti a un edificio; niente "affondamento del Titanic", ma solo Jack Binns, radiotelegrafista del vapore passeggeri Republic, che nel 1909 era stato speronato da un'altra nave davanti a New York (in mezzo a una fitta nebbia). I cinereporter arrivano dopo, tra i relitti. I film di fiction funzionano meglio. Perché la finzione dà conto di fatti e disastri - incendi, naufragi, incidenti aerei - restituendone tutti i dettagli sensazionali, e riesce per giunta a rendere visibile l'invisibile: per esempio le reazioni emotive delle persone in situazioni estreme. Colpisce la rapidità con cui nel 1912 l'attualità quotidiana diventava soggetto cinematografico, probabilmente grazie alla brevità dei tempi di produzione. Il Titanic affondò a fine aprile, ed entro la fine dell'anno uscirono film piuttosto lunghi sulla catastrofe, La Hantise di Feuillade e Nacht und Eis di Mime Misu. Il 21 agosto 1911 la Gioconda di Leonardo sparì dal Louvre, e prima che venisse ritrovata alla fine del 1913 quel furto aveva dato spunto a diversi film, sia gialli che commedie. C'era poi un elemento dell'attualità costantemente nel mirino delle commedie cinematografiche: la moda. Purtroppo oggi la moda viene presa molto sul serio; i suoi aspetti intrinsecamente comici e grotteschi sono quasi tabù, tanto che c'è soltanto un comico capace di esporla al ridicolo, senza nessuna pietà (Sacha Baron Cohen in Brüno, 2009). Nel 1912 Georges Méliès girò il suo ultimo film e Joris Ivens il primo, Wigwam, un home-movie ispirato ai romanzi sul selvaggio West di Karl May (1842-1912). May, che con i suoi 200 milioni di copie in 40 lingue è probabilmente l'autore tedesco più letto di sempre, non ha stimolato la creatività soltanto di Ivens. Othmar Schoeck, allora undicenne, prese il più fortunato libro per ragazzi di May, Der Schatz in Silbersee, come soggetto della sua prima composizione operistica.
A tour in fog - we all know the experience. It goes like this: we are on a coach trip through a famous beauty spot, in fog; and the guide tells us what we could see if there were no fog. Or, the lecture begins and on the screen we see no signal and, after some fruitless to-ing and fro-ing, we hear a series of explanations of what we would have seen, had there been something to see. Recognising 'fog tours' for what they are is a good thing. "Ah, more fog..." and our irritation dissolves into a relaxed giggle. Earlier, at the time of the Scènesd'actualités reconstitués, the death of Pope Leo XIII (1903), an attempt on the life of minister Plèhve (1904) and the battle of Tsushima (1905) could be put into pictures beautifully, but around 1910, with the advent of the newsreel, 'fog tours' became a routine procedure for cinema reportage. What is announced in the film's title is not seen in the film: no "Peace Negotiations at Ouchy" but a shot of the Turkish and Italian delegates in front of a building; no "Sinking of the Titanic" but Jack Binns, radio operator of the passenger steamer Republic, which had been rammed in 1909 by another ship (in thick fog) just outside New York. Audiences are far better served by fiction films. For fiction show disasters - shipwrecks, battles, fires -in detail and great splendour, and manages even to make visible something invisible: the mental state of people in extreme situations.. It is striking how quickly - in comparison with today - current affairs of 1912 became the subjects of fiction films, probably thanks to the short production schedules. Within a year of the Titanic disaster (it sank at the end of April 1912) some longish features had appeared, La Hantise by Feuillade and In Nacht und Eis by Mime Misu among them. The Mona Lisa disappeared from the Louvre on 21 August 1911, and by the time the painting turned up again at the end of 1913 the robbery had provided the basis for several films, both thrillers and comedies. And there was one item of current affairs that was always in comedy's firing line: fashion. Fashion today is, unfortunately, a deadly serious matter and its intrinsically comic and grotesque aspects are almost taboo, so much so that it has only occurred to a single comedian, fearless to operate beyond the pale, to expose them - he is Sacha Baron Cohen (in Brüno, 2009). In 1912 Georges Méliès shot his last film and Joris Ivens his first, Wigwam, a home movie western, inspired by the Wild West novels of Karl May (1842-1912). May is probably the most-read of all German authors, with 200 million copies in 40 languages sold around the world, and Ivens was not the only one to be nudged into creativity by his influence: the 11 year-old Othmar Schoeck would base his first opera on May's most successful novel for young people, Der Schatz im Silbersee.
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