Italia 1912. Un paese antico, moderno anzi pittoresco
BOLOGNA MONUMENTALE (Italia/1912) D.: 5'. Did. italiane
GRADO E LA LAGUNA DI AQUILEJA (Italia/1910) D.: 3'. Did. tedesche
LA CITTÀ DI RIMINI (Italia/1912) D.: 4'. Did. tedesche
DANS LE GOLFE DE SALERNE (Italia/1909) D.: 6'. Did. tedesche
STELLA MARINA (Italia/1912) D.: 14'. Did. inglesi
FABRICATION DES CHARRETTES SICILIENNES (Francia/1910) D.: 4'. Did. tedesche
SOMMERGIBILI NEL MEDITERRANEO (Italia/1912) D.: 8'. Did. inglesi
L'INDUSTRIA DEI CAPPELLI DI PAGLIA (Italia/1911) D.: 7'. Did. tedesche
LEA SI DIVERTE (Italia/1912) D.: 8'. Did. olandesi
Introducono Giovanni Lasi, Bryony Dixon e Andrea Meneghelli
Accompagnamento al piano di Antonio Coppola
Nel 1911 viene fondata a Milano la società cinematografica Panorami Italici, costituita, come da statuto, per realizzare e promuovere "cinematografie delle bellezze italiane all'estero". Nel 1912 l'Ambrosio inaugura la serie Bellezze italiche, affidata all'operatore Piero Marelli, che si impegna a filmare gli scorci più suggestivi del paesaggio italiano. Anche in assenza del più celebrato 'documentarista', Luca Comerio, impegnato in Libia a immortalare (e in qualche caso a mistificare) gli eventi bellici del conflitto italo-turco, i dal vero girati entro i confini nazionali continuano ad avere notevole fortuna. D'altronde le riproduzioni filmate delle meraviglie naturali, delle rovine storiche, delle città monumentali italiane sono particolarmente apprezzate dagli spettatori stranieri che, memori delle aristocratiche consuetudini dei loro avi, possono godere di un grand tour virtuale a basso costo. Di contro, la programmazione di questi film nelle sale europee e americane diventa uno strumento ideale per pubblicizzare l'offerta turistica italiana e, per questo motivo, gli enti governativi preposti non mancano di incentivarne la produzione. Per la loro natura promozionale i dal vero che hanno come soggetto i tesori artistici e naturali d'Italia sono confezionati per risultare il più possibile accattivanti alla sguardo del pubblico: non a caso i realizzatori enfatizzano gli aspetti pittoreschi del paesaggio, intervenendo artificiosamente con spericolati esperimenti cromatici, con l'utilizzo di mascherini, con seducenti effetti di luce. In questo modo molte inquadrature risultano simili a fotografie bi- o tripartite con un soggetto diverso in ogni sezione: in sintesi delle vere e proprie cine-cartoline turistiche. Se le istituzioni italiane confidano nella valuta pregiata dei turisti stranieri, non di meno, hanno l'esigenza di veicolare non solo all'estero, ma anche in patria, l'immagine di una nazione decisamente avviata a diventare una potenza industriale di primo livello. Per questo motivo si realizzano decine di dal vero riguardanti le più svariate attività manifatturiere - dalla fabbricazione dei cappelli alla costruzione di automobili; in questi film gli operatori indugiano, con metodo quasi pedagogico, su ogni fase di lavorazione, per poi concludere con l'inquadratura del prodotto finito, simbolo in materia dell'industriosità italiana. Con la produzione dal vero il cinema italiano dei primi anni Dieci restituisce l'immagine di un paese moderno e industrializzato, che, al contempo, può vantare la tradizione millenaria della sua storia e le impareggiabili bellezze artistiche e naturali del suo territorio. Nei porti di Genova e di Napoli, mentre le comitive di turisti stranieri sbarcano dai piroscafi, le banchine si affollano di milioni di emigranti, pronti a salpare per l'Argentina, il Canada, gli Stati Uniti. L'Italia non è più un paese per loro.
In 1911 the film company Panorama Italici was founded in Milan for, according to its articles of association, the promotion and production of "Italian beauties abroad". In 1912, Ambrosio launched the series Bellezze Italiche, which, in the hands of cameraman Piero Marelli, captures the most exquisite sights of the Italian landscape. During the absence of the most famous documentary maker, Luca Comerio, who was busy capturing (or mystifying) the war in Libya and the Italo-Turkish conflict, actuality films shot in Italy continued to be very popular. The filming of natural beauties, historical ruins, and monumental Italian cities thrilled foreigners who reminisced about the aristocratic lifestyle of their ancestors and could now enjoy, in turn, a low cost, virtual Grand Tour. Screening these movies in European and American theaters became the perfect advertising tool for Italian tourism, which explains why government institutions involved were more willing to invest in productions. Due to the promotional nature of actuality movies, the genre focused on Italian artistic and natural treasures and tried to be as captivating as possible for the spectator: filmmakers emphasized the picturesque features of the landscape and played them up with risky colour experiments, matte shots, and seductive light effects. The shots are very similar to that of double or triple pictures with a different subject in each section: in other words, film-postcards for tourists. If Italian institutions relied on tourists' money, they also needed to transmit - at home and abroad - the same image of a blooming industrial nation destined to become a powerful one. For this purpose actuality films on various manufacturing activities were also made - from hat making to the production of automobiles; in these movies, the workers act as teachers, guiding the viewer through the manufacturing process up to the final shot of the finished product, the symbol of Italian industrialization. Italian actuality movies of the first decade of the century depicted a modern and industrial country with the advantage of thousands of years of history and unparalleled artistic and natural beauties. In the harbors of Genoa and Naples, while tourists were arriving on steamships, the docks were filled with millions of immigrants on their way to Argentina, Canada, and the United States. Italy just wasn't the right country for them anymore.
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Numero posti: 174
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