Martedì 26 giugno 201214.30
Cinema Lumière - Sala Officinema/Mastroianni

"You Were Never Lovelier..." Vitagraph 1912

WHEN PERSISTENCY AND OBSTINACY MEET (USA/1912). D.: 16'. Did. inglesi
HOW HE PAPERED THE ROOM
(USA/1912) D.: 7'. Did. inglesi
THE HAND BAG (USA/1912) D.: 8'. Did. olandesi
HOW A MOSQUITO OPERATES
(USA/1912) R.: Winsor McCay. D.: 6'
THE ANARCHIST'S WIFE
(USA/1912) R.: William V. Ranous.  D.: 16'. Did. francesi
ROCK OF AGES
(USA/1912) D.: 16'. Did. inglesi
THE PICTURE IDOL
(USA/1912) R.: James Young. D.: 15'. Did. inglesi

Accompagnamento al piano di Neil Brand

Secondo la filmografia IMDb, la Vitagraph Company of America produsse dal 1898 al 1925 un totale di 3.121 titoli, un terzo dei quali (1.073 film) nei tre anni compresi fra il 1912 e il 1914. La sola quantità non è un argomento, ma io sono piuttosto sicura che la maggior parte di quei 1.073 titoli fosse superiore alla media. Il 1912 fu nel complesso un'annata eccellente, e tuttavia, da quanto ho potuto visionare negli archivi europei, le pellicole Vitagraph spiccano per la loro inconfon­dibile qualità; tutte, anche quelle di poca importanza, sono eleganti, piacevoli, di­vertenti. E che cosa c'è di più gradevole di una frivolezza di prima classe? Una borsa smarrita, una baruffa tra innamorati: con leggerezza e allegria l'azione segue il suo corso e ci avvince. Oggi, nel 2012, ho avuto la stessa sensa­zione che ebbero Victorin Jasset e tutto il pubblico europeo cent'anni fa. D'un tratto arrivano dagli Stati Uniti questi film Vita­graph e sono assolutamente magnifici. Ma come, e perché? Jasset, da vero professio­nista, non si lasciò ingannare da quella parvenza di semplicità naïve: "Il sistema di produzione delle scene Vitagraph [...] rappresentava al contrario un lavoro di pa­zienza, di metodo, di addestramento degli artisti, di lunga osservazione del regista. Non era una recitazione di getto. Si tratta­va invece di totale assoggettamento a certe regole [...]. Quella pretesa semplicità era un falso. Eppure tutto ciò era necessario per dare al pubblico la completa illusione del reale". Nella sua analisi Jasset indica tre elementi che valgono a distinguere le produzioni Vitagraph dalle altre, vale a dire l'inquadratura (le champs de l'appareil), la recitazione (le jeu des artistes) e la sce­neggiatura (la constructions des scénarios). Dopo qualche spiegazione al riguardo, giunge poi inaspettatamente a un ulteriore elemento, forse decisivo: "La loro troupe [...] includeva alcuni attori che il pubblico notava all'istante e imparava subito a rico­noscere. Il ritorno periodico di quegli stessi artisti era atteso e acclamato. Gli spettatori non volevano altro che Vitagraph" (Victorin Jasset, Étude sur la mise en scène en Cinématographie, in "Ciné-Journal", n. 170, 25 novembre 1911, p. 26). I produttori della Vitagraph trasformaro­no i propri attori in star, e in questo gioca senz'altro un ruolo la quantità - 250 Bun­nyfinches in cinque anni significa che ogni settimana arrivava in sala un nuovo film con John Bunny e Flora Finch - ma ancor più la qualità, sia dei registi (come Larry Trimble e James Young), sia delle star. Il loro charme fa ancora oggi presa su noi: Maurice Costello, solare, bello, e con l'e­legante fossetta alla De Niro, Clara Kimball Young dagli occhi di cerbiatto, o infine Nor­ma Talmadge, buffa e birichina nei panni di una Belinda Calzelunghe... (The Lady and Her Maid, 1913, non compreso nel pro­gramma). Non sono mai state così adorabili come nei loro primi anni alla Vitagraph. Il cinema americano non ci ha mai incantato con tanta intelligenza. Oltre a tutto questo, la Vitagraph ha anche il merito di aver prodotto Little Nemo di Winsor McCay (1911) e How a Mosquito Operates (1912). Dun­que delle due, l'una: o io sono sotto l'effetto di un nuovo amore o la Vitagraph Company of America (almeno quella del 1912-1914) è fortemente sottovalutata.

 

According to the IMDb filmography, the Vitagraph Company of America produced a total of 3,121 films between 1898 and 1925 - of which a third (1,073 titles) were in the three years from 1912 to 1914! Quantity is not everything, but I am fairly sure that most of those 1,073 would have been above average quality. In 1912 the general standard was high, but during my viewings in the archives of Eu­rope it was the Vitagraph films that stood out from the rest, thanks to their consistent quality: all, even the slightest of them, were elegant, entertaining and engaging. And what is more enjoyable than a first-class piece of froth? A lost handbag, a lovers' tiff - the plot takes its course, light-hearted and playful, and takes us along with it. I felt, in 2012, just as Victorin Jasset and the whole European public had done a hundred years before. Suddenly, these Vi­tagraph films emerged from the USA and were absolutely wonderful. But how, and why? Jasset, professional that he was, was not deceived by the appearance of naïve simplicity: "The system of the Vitagraph scenes [...] represented, on the contrary, patient and methodical work in training the artists and lengthy observation on the part of the director. It was not achieved in a single throw. It was, on the contrary, a total submission to certain rules [...]. This supposed simplicity was a fake. [...] All that was, however, necessary to give the audience the total illusion of reality." In his analysis, Jasset, singles out three aspects in which the Vitagraph produc­tions differed from the rest: shot lenght (le champs de l'appareil), acting (le jeu des artistes) and plot structure (la construc­tion des scénarios). After some explanation of these three, he unexpectedly added a fourth - which was perhaps the most de­cisive factor: "Their team [...] included a few artists who were immediately noticed, became known and were demanded by the public. The periodic reappearance of these same artists was awaited and applauded. Audiences only wanted Vitagraph." (Victo­rin Jasset, Étude sur la mise en scène en cinématographie, "Ciné-Journal" No. 170, 25 November 1911, p. 26). The Vitagraph producers made stars of their actors, and quantity did play a role in this - 250 Bunnyfinches in five years meant one film with John Bunny and Flora Finch in the cinema every week - but the qual­ity even more so, both of directors (such as Larry Trimble and James Young) and stars. Their charm still works on us today: Mau­rice Costello, so likeable and handsome with dimples that easily match those of De Niro, Clara Kimball Young, utterly charm­ing, and Norma Talmadge, funny and mis­chievous as a Belinda Longstockings (The Lady and Her Maid, 1913, not in this pro­gramme). They were never lovelier than in their first years, in the Vitagraph comedies. And American cinema has never enchant­ed us so intelligently. As well as all this, Vitagraph produced Winsor McCay's Little Nemo (1911) and How a Mosquito Oper­ates (1912). So either I am just in the first flush of love or else the Vitagraph Company of America (as it was in 1912-1914, at least) is badly underestimated.

Accompagnamento Musicale Accompagnamento Musicale
Dettagli sul luogo:
Piazzetta Pier Paolo Pasolini (ingresso via Azzo Gardino 65)

Numero posti: 174
Aria Condizionata
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