Ivan Pyr’ev, l’enigma della Mosfil’m
Dopo le belle sorprese che ci ha riservato lo scorso anno la retrospettiva su Boris Barnet, scopriamo un altro maestro sovietico del musical, della commedia e del dramma. Non c’è dubbio che molti dei film di Pyr’ev, come La carta del Partito o I cosacchi del Kuban, siano storicamente ambigui, nel loro affiancamento del regime – ma sarà difficile non restare ammirati di fronte a un cineasta capace di rappresentare quel gigantesco inganno con tanta musicalità e umorismo. Conosciuto soprattutto per i musical che hanno come interprete la moglie Marina Ladynina, Pyr’ev ha diretto Alle sei di sera dopo la guerra, uno dei migliori film sulla Seconda guerra mondiale; conoscitore sensibile del patrimonio di tradizione e folclore russo, in altri film, come La canzone della terra siberiana, è riuscito a essere un poeta.
After the wonderful surprises of last year’s retrospective on Boris Barnet, this year we are paying tribute to another Soviet master of musical films, comedy and drama. Undoubtedly, many of Pyr’ev’s films, such as The Party Card or Cossacks of Kuban, are historically ambiguous in their support of the regime – but how can we not admire a filmmaker who was able to represent that gigantic fraud with such musicality and humor? Mostly known for musicals starring his wife Marina Ladynina, Pyr’ev also directed Six O'Clock in the Evening After the War, one of the most extraordinary films on the Second World War. Genuinely interested in Russian folklore and traditions, in other films, such as Song of Siberia, Pyr’ev became a true poet.